opera
Ritratto di Cristo
categoria | Altro |
soggetto | Bellezza, Figura umana, Paesaggio, Politico/Sociale |
base | 70 cm |
altezza | 100 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2012 |
“Ritratto di Cristo”: l’anno zero del principio, l’inizio di un tempo scandito da un uomo coraggioso e rivoluzionario che ha inevitabilmente cambiato le sorti del mondo. Questo uomo, tanto criticato e ammirato, è nell’immaginario collettivo dell’intera umanità, raffigurato secondo canoni occidentali: biondo, alto, magro con occhi azzurri. E mi sono chiesto: Era davvero così Gesù? Come puo’ una persona nata a Betlemme avere l’aspetto di uno nato nel nord Europa? E da tali domande, che potevano avere una sola risposta, ho creato l’immagine del “mio Gesù”
L’opera, eseguita con la tecnica del decollage, è un dittico composto da: Il “ritratto” in cui tra le altre cose ho voluto evidenziare come nel corso dei secoli chi si è appropriato della “figura” di Cristo per scopi lontanissimi dai suoi insegnamenti lo ha volutamente reso “simile agli occidentali” “allontanandolo” dalla sua reale “appartenenza”, il “ritratto” è accompagnato da un volume in cui si approfondisce la “storia” di Gesù e di ciò che ruota intorno ad esso come personaggio storico per chi non “crede”, come figlio di Dio per chi crede, nel quale ho voluto approfondire con immagini e testi (elaborati in decollage) gli aspetti che rendono chiara (per chi vuole “vedere”) l’abissale distanza che esiste tra la vita “umile” di Gesù e i suoi “tramandati” insegnamenti con quello che coloro che dicono di essere la sua “chiesa” sulla terra realmente fanno, rinnegando ogni suo “volere” ma usandolo a suon di interpretazioni e falsità per i loro ricchissimi tornaconti. Vorrei citare uno stralcio della critica recensita dal Prof. Vittorio Sgarbi alla suddetta opera, che scruta nella giusta direzione le mie intenzioni:
“Ieratico e imperturbabile ci osserva, senza giudizio né critica. Egli è il Figlio di Dio, ha cambiato e salvato il mondo che dal Padre gli venne affidato, e si è offerto a noi. Lungo la storia, Cristo ha assunto migliaia di volti, forgiati per lui dai seguaci, dai devoti e dagli artisti. Ognuno di questi volti gli appartiene, perché attraverso di essi egli è medievale, rinascimentale e contemporaneo insieme. Questo suo essere uomo e Dio, di oggi come di ieri, è perfettamente espressa nell’opera Ritratti di Cristo di Norberto Tedesco, Artista esperto e visionario, egli compone il volto del Figlio con frammenti di icona, di affresco, di foglia bronzea e di dipinto su tavola. Mentre per il corpo vi pone una fotografia, rendendo, così, la sua presenza fra noi concreta, sebbene idealmente.”.
E’ un “manifesto” quasi in chiave giornalistica che vuole chiedere all’arte di rispondere a domande concrete relative alla vita di uomo reale che ha portato la più grande delle speranze all’intera umanità.
Opera unica decollage su carta
L’opera, eseguita con la tecnica del decollage, è un dittico composto da: Il “ritratto” in cui tra le altre cose ho voluto evidenziare come nel corso dei secoli chi si è appropriato della “figura” di Cristo per scopi lontanissimi dai suoi insegnamenti lo ha volutamente reso “simile agli occidentali” “allontanandolo” dalla sua reale “appartenenza”, il “ritratto” è accompagnato da un volume in cui si approfondisce la “storia” di Gesù e di ciò che ruota intorno ad esso come personaggio storico per chi non “crede”, come figlio di Dio per chi crede, nel quale ho voluto approfondire con immagini e testi (elaborati in decollage) gli aspetti che rendono chiara (per chi vuole “vedere”) l’abissale distanza che esiste tra la vita “umile” di Gesù e i suoi “tramandati” insegnamenti con quello che coloro che dicono di essere la sua “chiesa” sulla terra realmente fanno, rinnegando ogni suo “volere” ma usandolo a suon di interpretazioni e falsità per i loro ricchissimi tornaconti. Vorrei citare uno stralcio della critica recensita dal Prof. Vittorio Sgarbi alla suddetta opera, che scruta nella giusta direzione le mie intenzioni:
“Ieratico e imperturbabile ci osserva, senza giudizio né critica. Egli è il Figlio di Dio, ha cambiato e salvato il mondo che dal Padre gli venne affidato, e si è offerto a noi. Lungo la storia, Cristo ha assunto migliaia di volti, forgiati per lui dai seguaci, dai devoti e dagli artisti. Ognuno di questi volti gli appartiene, perché attraverso di essi egli è medievale, rinascimentale e contemporaneo insieme. Questo suo essere uomo e Dio, di oggi come di ieri, è perfettamente espressa nell’opera Ritratti di Cristo di Norberto Tedesco, Artista esperto e visionario, egli compone il volto del Figlio con frammenti di icona, di affresco, di foglia bronzea e di dipinto su tavola. Mentre per il corpo vi pone una fotografia, rendendo, così, la sua presenza fra noi concreta, sebbene idealmente.”.
E’ un “manifesto” quasi in chiave giornalistica che vuole chiedere all’arte di rispondere a domande concrete relative alla vita di uomo reale che ha portato la più grande delle speranze all’intera umanità.
Opera unica decollage su carta