opera
non adatto alla sensibilità culturale
categoria | Pittura |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana |
tags | infanzia, educazione, violenza, condizionamento, egoismo, consumismo |
base | 90 cm |
altezza | 60 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2020 |
olio su tavola,
Il titolo del dipinto, tratto dal commento espresso da un’autorevole figura del mondo della critica, vuole contrapporsi a quanti credono che l’arte debba allinearsi alla banalizzazione del pensiero dominante per adattarsi al mercato. I bambini intenti al gioco, immagine in apparenza accattivante e pacificata, tendono infatti ad attrarre l’attenzione a livello immediato, mentre solo in seguito l’occhio si attarda a considerare che i loro giocattoli rimandano da un lato a un universo di guerra, dall’altro a una società alienata dal consumismo, dalla merce, che inevitabilmente induce a comportamenti aggressivi, competitivi, egoisti che non possono avere altro esito se non un approccio di isolamento solipsistico
Il titolo del dipinto, tratto dal commento espresso da un’autorevole figura del mondo della critica, vuole contrapporsi a quanti credono che l’arte debba allinearsi alla banalizzazione del pensiero dominante per adattarsi al mercato. I bambini intenti al gioco, immagine in apparenza accattivante e pacificata, tendono infatti ad attrarre l’attenzione a livello immediato, mentre solo in seguito l’occhio si attarda a considerare che i loro giocattoli rimandano da un lato a un universo di guerra, dall’altro a una società alienata dal consumismo, dalla merce, che inevitabilmente induce a comportamenti aggressivi, competitivi, egoisti che non possono avere altro esito se non un approccio di isolamento solipsistico