Unveiled

opera
Unveiled
Unveiled
categoria Scultura
soggetto Figura umana
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base 50 cm
altezza 190 cm
profondità 54 cm
anno 2017
Questo ciclo di lavori chiamato “Unveiled” è iniziato nel 2017, ed è la mia serie creativa principale.

Come un artista, ho sempre cercato di capire e descrivere i sentimenti umani.
Ho la sindrome di Asperger, una forma di autismo che mi ha dato un alto Q.I. Ma cattive capacità relazionali.

Al Liceo ho sempre avuto problemi a capire i pensieri dei miei compagni di classe e come dovevo relazionarmi con loro.

Con le mie sculture creo “calchi” con coperte bagnate di gesso, posandole su corpi viventi e aspettando che si solidifichino.

In questi calchi cerco di riprodurre la forma dell’essere umano, come una fotografia dei corpi.
Le mie opere non hanno mai volti definiti, perché mi è impossibile capire le emozioni delle persone, a causa della mia sindrome. Sono sempre vuote, perché il corpo interno si è evoluto ed è scomparso, ed è rimasto solo l’involucro, come una crisalide, ma ora l’individuo presente è riuscito a superare e migliorare la sua condizione. Questa è una metafora del mio corso per comprendere i sentimenti umani.
L’individuo umano rappresentato nell’opera d’arte, come una polena, rimane immobile contro la tempesta. Il vento lo fa cadere a terra, ma non si piega, come uno scoglio contro l’oceano.

Il mio lavoro nasce dal tentativo di rappresentare “l’evoluzione individuale” e di descrivere metaforicamente il mio passato. Ho avuto molti problemi sociali al liceo a causa della mia sindrome, ed ero vittima dei bulli, le mie opere mi ricordano che la tempesta può essere combattuta e sconfitta, se una forza di volontà incrollabile sostiene la tua mente contro le sferzate di esperienze sensibili, e se un buon capitano può essere circondato da un buon equipaggio. Tutte le mie sculture sono uniche perché ogni essere umano è unico.


“Tutto il mio essere morale e intellettuale è pervaso dall’invincibile convinzione che tutto ciò che cade sotto il dominio dei nostri sensi deve essere di natura e, per quanto eccezionale, non può differire nella sua essenza da tutti gli altri effetti del mondo visibile e tangibile della cui siamo una parte autocosciente. Il mondo dei vivi contiene abbastanza meraviglie e misteri così com’è: meraviglie e misteri che agiscono sulle nostre emozioni e sulla nostra intelligenza in modi così inspiegabili da giustificare quasi la concezione della vita come uno stato incantato. No, sono troppo fermo nella mia coscienza del meraviglioso per essere sempre affascinato dal mero soprannaturale che (prendilo come preferisci) non è che un manufatto, dalla fabbricazione di menti insensibili alle delicatezze intime del nostro rapporto con i morti e con i vivi, nelle loro innumerevoli moltitudini; una profanazione dei nostri ricordi più teneri; un oltraggio alla nostra dignità”.

- Joseph Conrad, La linea d’ombra
artista
Pietro Campagnoli
Scultore, Torino
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