opera
Promessa scomposta
categoria | Scultura |
soggetto | Viaggi, Politico/Sociale |
tags | gold, footwear nails, promise, splitted, ring, family, journey, street paint, sculpture, reminder, relationships, posture |
base | 10 cm |
altezza | 105 cm |
profondità | 10 cm |
anno | 2023 |
fusione: oro 18 k - chiodo grande: 0,79 x 0,74 cm diametro; chiodo piccolo: 0,61 x 0,57 cm diametro.
teca: acciaio, legno, vernice stradale bianca, velluto, plexiglass, 10 x 105 x 10 cm
certificato d’origine: carta intestata, timbro e firma orefice, carta fotografica, vernice oro, 21 x 29,7 cm
Quest’unica coppia di chiodi artiglianti per calzature modificati, è stata realizzata in oro 18k dalla fusione della fede nuziale di mio padre. All’interno dell’anello era inciso Vittoria 27.7.75
I due elementi risultato della fusione hanno dimensioni diverse, perché ottenuti da campioni specifici per aree differenti della suola (tacco il grande, punta il piccolo) e riflettono anche il tipico rapporto morfologico tra maschile e femminile.
Unitamente al certificato che ne attesta l’origine costituiscono l’opera Promessa scomposta e non verranno mai usati.
Promessa scomposta, è opera correlata ma indipendente dal progetto a gold line through the Green one, perché risultante da una fusione distinta e solo da guardare. Qui infatti il rimando alla dispersione dovuta al viaggio a piedi è solo evocata come possibilità sospesa. Resa tale dalla volontà (la mia) di conservarli intatti. Sorta di punto esclamativo a promemoria. Dunque l’opera fa discorso attorno al concetto di promessa e al suo valore oggettivo, a prescindere dal contesto specifico o dalle sue eventuali pretese di eternità, che appartengono chiaramente solo all’ambito dell’illusione.
A volte poi le famiglie si formano sotto il segno di una postura scomposta. Legami che non avrebbero alcuna ragione di esistere, in cui tutto si regge su iperbolici compromessi. Solo di rado trovano un goffo equilibro entro quella loro ineludibile natura, in un procedere tra momenti di fragile vicinanza e assoluto distacco, più spesso hanno vita breve, allora il titolo evoca anche questo aspetto specifico, comune a qualsiasi legame similmente fuori dall’ordinario.
teca: acciaio, legno, vernice stradale bianca, velluto, plexiglass, 10 x 105 x 10 cm
certificato d’origine: carta intestata, timbro e firma orefice, carta fotografica, vernice oro, 21 x 29,7 cm
Quest’unica coppia di chiodi artiglianti per calzature modificati, è stata realizzata in oro 18k dalla fusione della fede nuziale di mio padre. All’interno dell’anello era inciso Vittoria 27.7.75
I due elementi risultato della fusione hanno dimensioni diverse, perché ottenuti da campioni specifici per aree differenti della suola (tacco il grande, punta il piccolo) e riflettono anche il tipico rapporto morfologico tra maschile e femminile.
Unitamente al certificato che ne attesta l’origine costituiscono l’opera Promessa scomposta e non verranno mai usati.
Promessa scomposta, è opera correlata ma indipendente dal progetto a gold line through the Green one, perché risultante da una fusione distinta e solo da guardare. Qui infatti il rimando alla dispersione dovuta al viaggio a piedi è solo evocata come possibilità sospesa. Resa tale dalla volontà (la mia) di conservarli intatti. Sorta di punto esclamativo a promemoria. Dunque l’opera fa discorso attorno al concetto di promessa e al suo valore oggettivo, a prescindere dal contesto specifico o dalle sue eventuali pretese di eternità, che appartengono chiaramente solo all’ambito dell’illusione.
A volte poi le famiglie si formano sotto il segno di una postura scomposta. Legami che non avrebbero alcuna ragione di esistere, in cui tutto si regge su iperbolici compromessi. Solo di rado trovano un goffo equilibro entro quella loro ineludibile natura, in un procedere tra momenti di fragile vicinanza e assoluto distacco, più spesso hanno vita breve, allora il titolo evoca anche questo aspetto specifico, comune a qualsiasi legame similmente fuori dall’ordinario.