opera
Tuffo – negli intrecci universali
categoria | Scultura |
soggetto | Animale, Natura |
tags | |
base | 240 cm |
altezza | 250 cm |
profondità | 170 cm |
anno | 2023 |
Siamo a Vasto, comune abruzzese che qualche anno fa é stato coinvolto da un evento che ha mobilitato l'intera comunitá, nel 2014 avviene uno spiaggiamento di diversi esemplari di Capodoglio.
La Città di Vasto si fa promotore di una lodevole iniziativa, un Museo del Capodoglio nella riserva naturale di Punta Penna.
Un aspetto nodale dell’intervento è quello di mantenere vivo il ricordo dello spiaggiamento, un evento tragico che ha unito la collettività. Grazie a numerosi volontari sono stati messi in salvo quattro dei sette esemplari di capodoglio arenati sulla spiaggia di Punta Penna.
Un progetto che punta, quindi, ad educare, un progetto volto alla memoria, un progetto in cui si guarda indietro con coscienza per poi puntare dritti al futuro con una maggiore consapevolezza.
Nell’ambito del progetto di valorizzazione in oggetto si propone l’inserimento di un’opera d’arte che riesca ad abbracciare tutte queste tematiche e possa al contempo trasmettere un messaggio potente.
La scultura Tuffo, scelta dalla Città di Vasto, racchiude al suo interno un processo che va oltre quello di creazione dell’opera stessa.
Tutto il processo di reperimento, stoccaggio e pulizia delle cime custodisce in se un atto di amore per il pianeta.
L’utilizzo di cime nautiche di recupero conferisce inoltre all’opera il sapore della storia, un materiale che ha solcato i mari, che porta con se i segni di una vita già vissuta che non deve essere necessariamente “smaltita” ma che può essere valorizzata in un unicum.
Il messaggio è chiaro: Opere d'arte che riescano a dare nuova vita a quello che “gettiamo”, opere d'arte che custodiscano in se la storia, opere d'arte che trasmettano il rispetto per il mare, per la natura ed i suoi animali, opere d’arte in cui sia chiaro il concetto di “ legame” che unisce tutti al nostro meraviglioso pianeta.
L’opera vuole rendere omaggio alla memoria degli esemplari coinvolti nello spiaggiamento con un inno alla Vita. Una coda di balena che vuole rappresentare un tuffo, una azione piena di vita, piena di libertá, piena di spensieratezza.
Quanta commozione proviamo nel vedere la coda dei giganti marini che sbatte impetuosa sul filo dei mari, per poi scomparire negli abissi, quanto stupore? Dagli uomini agli animali, dai grandi ai piccini, tutti nel tuffarsi nell'acqua provano sensazioni uniche, tutti danno vita ad una danza di gioia e gioco, ci si ricongiunge con l'elemento da cui tutto si genera: "l'acqua" un'elemento capace di evocare sensazioni arcaiche.
Con gli intrecci si evoca invece il "Tutto nel Tutto", la comunitá di Vasto che si stringe e si adopera per un bene superiore: la Vita.
Ma il messaggio non si ferma all'accaduto, il messaggio va oltre, riguarda tutti noi, riguarda tutte le specie, riguarda l'intero creato, tutti legati, tutti correlati, tutti connessi.
L’opera con i suoi nodi vuole materializzare questo concetto per riuscire a far percepire, anche solo per un'istante, a chi osserva l'opera, la sensazione di appartenenza all'Universo in un legame indissolubile che collega il tutto.
Ognuno di noi come un singolo filo, ognuno di noi stretto al resto dell'Universo in un tuffo che é un'inno alla Vita.
TECNICA: scultura tessile in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura in ferro zincato a caldo, pezzo unico.
La Città di Vasto si fa promotore di una lodevole iniziativa, un Museo del Capodoglio nella riserva naturale di Punta Penna.
Un aspetto nodale dell’intervento è quello di mantenere vivo il ricordo dello spiaggiamento, un evento tragico che ha unito la collettività. Grazie a numerosi volontari sono stati messi in salvo quattro dei sette esemplari di capodoglio arenati sulla spiaggia di Punta Penna.
Un progetto che punta, quindi, ad educare, un progetto volto alla memoria, un progetto in cui si guarda indietro con coscienza per poi puntare dritti al futuro con una maggiore consapevolezza.
Nell’ambito del progetto di valorizzazione in oggetto si propone l’inserimento di un’opera d’arte che riesca ad abbracciare tutte queste tematiche e possa al contempo trasmettere un messaggio potente.
La scultura Tuffo, scelta dalla Città di Vasto, racchiude al suo interno un processo che va oltre quello di creazione dell’opera stessa.
Tutto il processo di reperimento, stoccaggio e pulizia delle cime custodisce in se un atto di amore per il pianeta.
L’utilizzo di cime nautiche di recupero conferisce inoltre all’opera il sapore della storia, un materiale che ha solcato i mari, che porta con se i segni di una vita già vissuta che non deve essere necessariamente “smaltita” ma che può essere valorizzata in un unicum.
Il messaggio è chiaro: Opere d'arte che riescano a dare nuova vita a quello che “gettiamo”, opere d'arte che custodiscano in se la storia, opere d'arte che trasmettano il rispetto per il mare, per la natura ed i suoi animali, opere d’arte in cui sia chiaro il concetto di “ legame” che unisce tutti al nostro meraviglioso pianeta.
L’opera vuole rendere omaggio alla memoria degli esemplari coinvolti nello spiaggiamento con un inno alla Vita. Una coda di balena che vuole rappresentare un tuffo, una azione piena di vita, piena di libertá, piena di spensieratezza.
Quanta commozione proviamo nel vedere la coda dei giganti marini che sbatte impetuosa sul filo dei mari, per poi scomparire negli abissi, quanto stupore? Dagli uomini agli animali, dai grandi ai piccini, tutti nel tuffarsi nell'acqua provano sensazioni uniche, tutti danno vita ad una danza di gioia e gioco, ci si ricongiunge con l'elemento da cui tutto si genera: "l'acqua" un'elemento capace di evocare sensazioni arcaiche.
Con gli intrecci si evoca invece il "Tutto nel Tutto", la comunitá di Vasto che si stringe e si adopera per un bene superiore: la Vita.
Ma il messaggio non si ferma all'accaduto, il messaggio va oltre, riguarda tutti noi, riguarda tutte le specie, riguarda l'intero creato, tutti legati, tutti correlati, tutti connessi.
L’opera con i suoi nodi vuole materializzare questo concetto per riuscire a far percepire, anche solo per un'istante, a chi osserva l'opera, la sensazione di appartenenza all'Universo in un legame indissolubile che collega il tutto.
Ognuno di noi come un singolo filo, ognuno di noi stretto al resto dell'Universo in un tuffo che é un'inno alla Vita.
TECNICA: scultura tessile in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura in ferro zincato a caldo, pezzo unico.