opera
Marija
categoria | Pittura |
soggetto | Figura umana, Nudo, Politico/Sociale |
tags | Maria, Madonna, emancipazione femminile, empowerment, libertà, identità |
base | 30 cm |
altezza | 40 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2025 |
Acrilico su carta.
Marija nella serie “The Genitals” diventa una figura radicale: tatuaggi, capezzoli scoperti, ricca di peluria di cui quasi tutti nella contemporaneità si vergognano, e un gesto con le mani che richiama simboli di empowerment. Una Marija che non accetta più imposizioni, ma che si lamenta di essere stata messa incinta da un "Dio onnipotente", ribaltando il dogma dell'Immacolata Concezione in una critica feroce alla mancanza di autodeterminazione femminile.
Marija è la donna che rivendica il diritto a esistere al di fuori della narrazione classica indotta. Qui non è più la Vergine Maria, pura e inaccessibile, ma una figura carnale e umana.
I messaggi che la circondano “Do not judge sexual identity and orientation” e “Let me decide what is good for me” sono un chiaro rifiuto della morale imposta. L’idea che la sua gravidanza non sia stata una sua scelta ma il risultato di una possessione divina ribalta completamente la visione tradizionale dell’Annunciazione: la Madonna diventa una vittima di un destino scritto da altri, un destino che ora rifiuta apertamente.
Anche la sua aureola gialla, che in altre opere avrebbe un significato di santità, qui vuole emanare la forza personale, un simbolo della sua trasformazione da oggetto di venerazione a soggetto attivo della propria storia.
Marija nella serie “The Genitals” diventa una figura radicale: tatuaggi, capezzoli scoperti, ricca di peluria di cui quasi tutti nella contemporaneità si vergognano, e un gesto con le mani che richiama simboli di empowerment. Una Marija che non accetta più imposizioni, ma che si lamenta di essere stata messa incinta da un "Dio onnipotente", ribaltando il dogma dell'Immacolata Concezione in una critica feroce alla mancanza di autodeterminazione femminile.
Marija è la donna che rivendica il diritto a esistere al di fuori della narrazione classica indotta. Qui non è più la Vergine Maria, pura e inaccessibile, ma una figura carnale e umana.
I messaggi che la circondano “Do not judge sexual identity and orientation” e “Let me decide what is good for me” sono un chiaro rifiuto della morale imposta. L’idea che la sua gravidanza non sia stata una sua scelta ma il risultato di una possessione divina ribalta completamente la visione tradizionale dell’Annunciazione: la Madonna diventa una vittima di un destino scritto da altri, un destino che ora rifiuta apertamente.
Anche la sua aureola gialla, che in altre opere avrebbe un significato di santità, qui vuole emanare la forza personale, un simbolo della sua trasformazione da oggetto di venerazione a soggetto attivo della propria storia.