Alberto Maggini

Artista
Roma
Foto del profilo di Alberto Maggini

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Morpho I

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Alberto Maggini nasce a Roma nel 1983. Si laurea in Biologia presso l’università La Sapienza di Roma, con una specializzazione in botanica.  La sua passione per l’arte lo portano ad affiancare gli studi scientifici a dei corsi serali di scultura, usando come medium la ceramica. La continua voglia di sperimentare e confrontarsi con nuovi materiali lo spingono ad estendere la sua pratica alla pittura, la fotografia e l’installazione. Nel 2019 viene selezionato per intraprendere un master presso il Chelsea College of Art di Londra, nel quale è ancora impegnato.
 
Alberto Maggini si ispira alla Natura dalla quale prende le mosse per realizzare istallazioni che riproducono paesaggi, nei quali l’artista mescola conoscenze scientifiche, miti ed elementi dell’immaginario collettivo per stimolare  domande sulla nostra identità e sulle relazioni che intercorrono tra l’individuo e ciò che lo circonda.
 
La pratica di Maggini attinge all’immaginario delle metamorfosi mitologiche, a partire da “Le Metamorfosi” di Ovidio e dall’idea classica della trasformazione come elemento simbolico: se nelle metamorfosi classiche, la trasformazione avviene da uomo a natura, nella pratica artistica essa è volta a riscoprire una naturalità che è in noi.
Attraverso un ritorno alla Natura, a un grembo primordiale come luogo di riflessione e rinnovo, l’artista, sente di poter diventare di nuovo un tutt’uno con essa, ritornando a un mondo privo delle disuguaglianze create dall'uomo.
 
Spesso nelle opere di Alberto Maggini la trasformazione si configura attraverso la ripetizione e la sequenza, ispirandosi fortemente ai Mandala, all’iconografia cristiana dell’Alto medioevo e delle religioni orientali, filtrate dall’esperienza dell’espressionismo astratto.
Tali immagini hanno, come sostiene C.G. Jung, la potenza di influenzare la mente e il corpo a un livello profondo, provocando anche trasformazioni nella coscienza.
Per questo motivo l’artista utilizza principalmente colori liquidi che possono estendersi e sovrapporsi sulla tela per creare immagini che assomigliano a fiori, grandi mostri o altre entità per immergere lo spettatore in un paesaggio metamorfico che inneschi riflessioni sul cambiamento.
 
Anche l'uso di colori decisi e accesi, per Alberto Maggini è una “affermazione poetica” per parlare di identità.  In Natura  l'accostamento di alcuni colori è un modo per veicolare messaggi diversi , ad esempio il giallo e il nero dell'ape segnalano un potenziale pericolo. Per gli  artisti degli anni '80 come David Hockney e Gilbert e George le scelte cromatiche veicolavano un messaggio di rivolta sociale. Ugualmente la palette di Maggini è informata da un senso di giocosità, volto a mettere in discussione identità e immaginari precostituiti e preconcetti della società patriarcale.
 
L’artista prende in prestito dalla biologia il concetto di Metameria, il fenomeno per cui segmenti anatomici identici si ripetono per formare un entità più ampia, lavorando sul concetto del dinamico, ovvero la trasformazione attraverso la ripetizione dello stesso gesto o della stessa forma. Una ripetizione che rievoca anche la routine quotidiana e il processo di massificazione, portato dai consumi di massa, per interrogarsi su come questo stia plasmando gli esseri umani e su quale forma stia assumendo la nostra società.
 
Lungi dal voler rappresentare e preludere un esito conclusivo delle trasformazioni, l’artista si focalizza sull’atto del divenire, sulla viscosità del momento d’incontro, sulla transitorietà. A metà tra figurazione e astrazione, alla ricerca del momento in cui da materiale inanimato qualcosa inizia a comparire o a scomparire.
L’interesse verso questo momento di ambiguità genera identità più fluide: da ciò deriva la scelta dell’artista di mediare il contatto con la Natura attraverso un femminino, un materno antitetico alle tradizionali strutture dell’autorità patriarcali.
 

Mostre:

2020 - Healing Landscape, The Cookhouse Gallery, London

2020 - Street Installation in the old center of Rome as part of the Anti-Rocket Online Exhibition

2020 - Different Visuals Lightly Touched, The Triangular Space, London

2018 – Animism, Salzburg Fortress, Salzburg

2014 – Group Exhibition, Arte Educatrice Museum, Rome
exibart prize N5
ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
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