Alessio Cardenia nasce nel 1995 a Locri, in provincia di Reggio Calabria. Qui trova origine l’interesse per il mondo dell’arte ed esordisce il suo percorso con il liceo artistico. A Siderno espone per la prima volta nel 2016 in Martis, mostra personale.
Decide, quindi, compiuta la maggior età, di trasferirsi a Milano, dove tutto ora risiede. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con un panorama culturale ed artistico di più ampio respiro: frequentando l’Accademia di Belle Arti di Brera ha modo di entrare con tutta la sua potenza scardinatrice nelle prime esperienze espositive a partire dal 2017. L’esperienza in Accademia, conclusa nel 2021, forma profondamente l’artista che oscilla tra un’impostazione classica e una dirompenza provocatoria molto contemporanea.
I temi che hanno interessato Cardenia, e che tutt’ora lo interessano, sono multipli e stratificati e vanno dall’idea di “fake”, al recupero, all’iconoclash e li fa parlare con una pluralità di mezzi espressivi e comunicavi taluni più classici come la pittura e la scultura e l’istallazione fino alla fotografia, ed altri più innovativi come il costume, il mascheramento, assumendo quasi il ruolo di drag queen sociale.
In un modo profondamente pervaso ed impregnato di immagini e fake news, Cardenia mente sapendo di mentire: realizza manichini che esprimono e si avvicinano a parte del mondo sociale degradato quotidiano, realizza così dei clochards con tanto di lattina per raccogliere i soldi che espone in strada,
inserendo così il vero fake nel falso-vero mondo. Oppure grottesche suore che sono in parte sexy e che in parte racchiudono una tetra purezza.
Nel mondo del “potevo farlo anche io” Cardenia non solo assume come vero questo slogan, ma anzi, mostra come si può effettivamente riprodurre un’opera con dei tutorial visivi, destabilizzando ulteriormente lo spettatore contemporaneo circa i concetti di “arte factum” e “manu factum” e di “ornamentum” e “monumentum”.
Alessio Cardenia was born in 1995 in Locri, in the province of Reggio Calabria. Here originates the interest in the world of art and begins his path with the art school. In Siderno he exhibits for the first time in 2016 in Martis, a personal exhibition.
He decides, then, came of age, to move to Milan, where everything now resides. In the Lombard capital comes into contact with a wider cultural and artistic landscape: attending the Academy of Fine Arts of Brera has the opportunity to enter with all its power unhinging in the first exhibition experiences from 2017. The experience in the Academy, which ended in 2021, deeply formed the artist, who oscillates between a classical approach and a very contemporary provocative disruption.
The themes that have interested Cardenia, and that still interest him, are multiple and layered and range from the idea of “fake”, to the recovery, to the iconoclash and he makes them speak with a plurality of expressive and communicative means, some more classical such as painting and sculpture and installation up to photography, and others more innovative such as the costume, the masquerade, almost assuming the role of social drag queen.
In a way deeply pervaded and impregnated with images and fake news, Cardenia lies knowing that he is lying: he makes mannequins that express and approach part of the degraded social world of everyday life, he makes clochards with cans to collect money that he exposes in the street, thus inserting the real fake in the false-true world. Or grotesque nuns who are partly sexy and partly enclose a gloomy purity.
In the world of “I could have done it too” Cardenia not only takes this slogan as true, but rather, shows how one can actually reproduce a work with visual tutorials, further destabilizing the contemporary viewer about the concepts of “arte factum” and “manu factum” and “ornamentum” and “monumentum”.
Decide, quindi, compiuta la maggior età, di trasferirsi a Milano, dove tutto ora risiede. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con un panorama culturale ed artistico di più ampio respiro: frequentando l’Accademia di Belle Arti di Brera ha modo di entrare con tutta la sua potenza scardinatrice nelle prime esperienze espositive a partire dal 2017. L’esperienza in Accademia, conclusa nel 2021, forma profondamente l’artista che oscilla tra un’impostazione classica e una dirompenza provocatoria molto contemporanea.
I temi che hanno interessato Cardenia, e che tutt’ora lo interessano, sono multipli e stratificati e vanno dall’idea di “fake”, al recupero, all’iconoclash e li fa parlare con una pluralità di mezzi espressivi e comunicavi taluni più classici come la pittura e la scultura e l’istallazione fino alla fotografia, ed altri più innovativi come il costume, il mascheramento, assumendo quasi il ruolo di drag queen sociale.
In un modo profondamente pervaso ed impregnato di immagini e fake news, Cardenia mente sapendo di mentire: realizza manichini che esprimono e si avvicinano a parte del mondo sociale degradato quotidiano, realizza così dei clochards con tanto di lattina per raccogliere i soldi che espone in strada,
inserendo così il vero fake nel falso-vero mondo. Oppure grottesche suore che sono in parte sexy e che in parte racchiudono una tetra purezza.
Nel mondo del “potevo farlo anche io” Cardenia non solo assume come vero questo slogan, ma anzi, mostra come si può effettivamente riprodurre un’opera con dei tutorial visivi, destabilizzando ulteriormente lo spettatore contemporaneo circa i concetti di “arte factum” e “manu factum” e di “ornamentum” e “monumentum”.
Alessio Cardenia was born in 1995 in Locri, in the province of Reggio Calabria. Here originates the interest in the world of art and begins his path with the art school. In Siderno he exhibits for the first time in 2016 in Martis, a personal exhibition.
He decides, then, came of age, to move to Milan, where everything now resides. In the Lombard capital comes into contact with a wider cultural and artistic landscape: attending the Academy of Fine Arts of Brera has the opportunity to enter with all its power unhinging in the first exhibition experiences from 2017. The experience in the Academy, which ended in 2021, deeply formed the artist, who oscillates between a classical approach and a very contemporary provocative disruption.
The themes that have interested Cardenia, and that still interest him, are multiple and layered and range from the idea of “fake”, to the recovery, to the iconoclash and he makes them speak with a plurality of expressive and communicative means, some more classical such as painting and sculpture and installation up to photography, and others more innovative such as the costume, the masquerade, almost assuming the role of social drag queen.
In a way deeply pervaded and impregnated with images and fake news, Cardenia lies knowing that he is lying: he makes mannequins that express and approach part of the degraded social world of everyday life, he makes clochards with cans to collect money that he exposes in the street, thus inserting the real fake in the false-true world. Or grotesque nuns who are partly sexy and partly enclose a gloomy purity.
In the world of “I could have done it too” Cardenia not only takes this slogan as true, but rather, shows how one can actually reproduce a work with visual tutorials, further destabilizing the contemporary viewer about the concepts of “arte factum” and “manu factum” and “ornamentum” and “monumentum”.
