Anastasia Moro, in arte A.MO., artista e docente, nasce a Montagnana (PD) nel 1977, dove lavora presso il suo studio. Si diploma al Liceo Artistico di Padova e consegue con lode il diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2022 consegue con lode il Master di I livello in Partnership e Sciamanesimo. Letterature, psicologia e società all’Università degli Studi di Udine diretto dalla Prof.ssa Antonella Riem e, nel 2023, il titolo del Master di I livello Futuro Vegetale all’Università degli Studi di Firenze diretto dal Prof. Stefano Mancuso. Approfondisce, da tempo e con una costante ricerca, antiche tecniche artistiche, ottenendo così un’ottima conoscenza dei materiali. Ha esposto in numerose mostre, personali e collettive, in Italia, Spagna, Francia e Germania, e ha partecipato ad importanti progetti artistici internazionali. […] La ricerca artistica dell’artista è tratta dalla natura intesa come microcosmo e macrocosmo, come mondo interno ed esterno in cui si esprime l’infinita sostanza contemplata dall’uomo in sé e al di fuori di sé, trasfigurata in elementi primigeni; una mimesi emotiva in cui convivono la percezione dell’essenza vitale e le istanze morali, estetiche e sociali costituenti assieme percorsi di riflessione e conoscenza. Temi quali tempo, vita, smarrimento, cambiamento emergono anche dalle installazioni attraverso gli immancabili elementi organici costituiti a volte da intrecci di fili, altre volte da specchi con tracce sanguigne o da più espliciti riferimenti. L’oggetto svela l’espressione spirituale in forme tangibili per una visione più diretta della dimensione indagata […] – testo critico di Angela Stefani, re-Visioni ,2018. L’artista tenta di indagare, attraverso metafore e simbologie, emozioni e sentimenti collettivi ed individuali per essere elaborati in un gioco di reciprocità. Non lascia al caso l’uso del materiale e dedica ad esso un attento studio iniziale e preparatorio fatto di sperimentazioni e di ricerche. La scelta del materiale è una libera necessità meditata, legata all’ espressione e al linguaggio dell’opera. Muovendosi, quindi, da una produzione pittorica A.MO. giunge, nel tempo, ad una forma più sintetica di espressione, che sposta l’attenzione dal particolare all’universale adottando linguaggi diversi evocati da frasi ermetiche mutuate spesso dalla poesia e dalla letteratura, fortemente connessi all’attualità e all’esigenza di una spiritualità diffusa.