Bernardo Neri Bic Artist

Artista
Roseto degli Abruzzi
Foto del profilo di Bernardo Neri Bic Artist
Bernardo Neri nato a Civitella del Tronto nel 1956.

Nel 1977 si diploma presso il Liceo Artistico di Teramo.

Nel 1980 si diploma presso l' Istituto Europeo Design di Milano, "Industrial Design".

Perviene alla propria rigorosa elaborazione in forma di Bic Art dopo un travaglio pluridecennale fitto di esperienze estetiche espresse in pittura, grafica, fotografia, poesia, happening e di peregrinazioni (da visitatore) nelle cattedrali dell'Arte contemporanea come Documenta Kassel, Biennale Venezia...

 

____________________________________________

 

Testo tratto dal Calendario d’Arte Morlacchi 2016

 
INCONTRI  CON  IL  BIC  ARTIST  BERNARDO  NERI. 
IL  PIACERE DI CONTAMINARSI
 
Giorni di festa con l'Autore: i suoi disegni, il suo poetare e narrare sull'arte.
In un'attenzione liberamente fluttuante, sono stati fermati i pensieri,
negli incroci dei diversissimi viaggi di entrambi, sulle rotte dei segni in Bic.
 
Attingere trame dal profondo. Creare con il segno Bic, con spontaneità, da una visione ipnotica. Tratteggiare e tratteggiare ancora per non fermare lo slancio ludico. Aspettare il segno che ancora non c'è, ma cavalca onde che esistono, tuttavia. Lasciar passeggiare la penna sul bianco, cancellando l'ombra o la luce, il segno tracciato ieri o il segno tracciato oggi, il concavo o il convesso. Cercare un ordine
che emerga sulla superficie con fattezze diverse per ogni occhio che guardi. Lanciare messaggi perduti
che inventino sempre chi vorrà trovarli. Usare la propria mano come un unicum con la Bic. Rompere così la distanza tra l'occhio e la mente che crea e la penna che incide il foglio. Non interrompere, è importante, il flusso creativo che attinge nell'intraducibile. Comprendere il disegno come secondo termine di un quadro incompleto, una comparazione il cui primo termine è andato perso. Partorire l'infinito. 
Guardare il segno che ci guarda, segno creato che ci crea a sua volta e così via, partorendo all'infinito. Lasciare partire dalla penna una strada, su di essa l'incontro con vuoti e pieni delineanti città, architetture e nature che, forse, ci parleranno domani. Può volare il segno, andare in profondità. Scendere per volare. Risalire a testa alta come il subacqueo.
" Disperdersi dei segni ed esigenza di chiudere il segno". Vito Genovese
Porre gambe all'aria la realtà rovesciata in un sovvertimento dei piani in cui chi guarda ha il timone dello sguardo. Invertire la prospettiva per stimolare inter-pretazioni multiple. Può bastare a chi guarda
un batter d'occhio per cogliere un senso. Garantire onnipotenza a chi guarda:
un potere del fermo-immagine, delle sorti dell'insieme; potere di invertire gli anelli delle catene dei segni, di mutare il senso dei segni in maniera incessante e ostinata.
"I disegni che ruotano sono le mie insicurezze, i segni i presagi; in questo modo ardono in me
i significati. L'iride diviso in mille, cosi ogni visitatore scelga, nel disegno, la posizione più adatta al suo sorriso". Bernardo Neri 
                  Neri bussa con il segno agli occhi che possono sentire poiché anche li appaga il suono di una sola mano che applauda. Quando i ciechi muovono in circolo le dita ritrovano nei tracciati della mente le cose a loro note e care. Se il braille traduce la parola in puntini, l'arte dell'autore in Bic traduce i segni in disegni. Egli fa pervenire questo monito bizzarro a chi può ascoltare e vedere: che si chiudano gli occhi in cerca di una vista migliore. Sul piano gommato incide il foglio bianco, nella parte posteriore fa balzare, in rilievo, i segni del disegno originario. In una goccia d’inchiostro raccoglie buona scorta di racconti, di visioni pronte a correre giù per la rapida penna. E’ consapevole che, per altre leggi, non visive, tattili, si può avere la stessa visione.
                  Ogniuno può guardare il suo pezzo di segno, ti tempo, di spazio. Ogniuno può vedere ciò che meglio conosce e incastrare i propri tratti con i tratti dell’artista perché si sa: nessuno è fatto solo del suo. Ogniuno può percepire le sue perdite e da esse iniziare una scoperta. 
                  Incontro fatidico tra Bernardo Neri e la Bic Art. Prestare la propria vita senza chiedere garanzia di restituzione. La certezza di una continua modifica per accogliere qualcosa, fra tutte più importante, l’Arte. Consapevole della caduda della sua ineluttabilità, cerca l’estremo di un segno a baluardo della caduta stessa; un puntino o un tratto di linea che possa dare il senso della salvezza della traiettoria del cadere. Anche la lingua può diventare impotente per l’autore e rendere chi legge analfabeta al mondo; incitarla nel segno può romperne la viru-lenza ostativa. Neri traccia segni nell'aria perché parta un dialogo.
Quindi dal niente un segno che si riconosca: casa? albero? rinoceronte? Vuole un percorso diverso per non camminare, piuttosto nuotare nei segni. I suoi vecchi disegni inscrivevano tavole insistenti sui segni della tradizione: adesso disegnano nuove case con nuove grandi porte. Ora i segni si modellano fino ad una visione prima inaccessibile, poi frazionata: come si modellano vocali e consonanti fino alle parole. Solo alla fine si svela l'insieme della scena.
L'autore in Bic disegna per non "figurare”, per l'importanza della scelta delle parole, della ricerca della pienezza e, quando occorre, del senso dell'ambiguo, dell'incerto. Gli è anche necessaria, se necessaria, la brama del non colore, della sfumatura. 
"  … lo sfumato soltanto accompagna il sogno..." Paul Verlaine
Chiaro-scuro; luce-offuscamento; slancio-controllo; ordine passionale-ordine rigoroso, si racchiudono nelle tavole tra i rintocchi delle neree lancette Bic. 
 
“ ... forse potrei trovare
Tra quello che non ho potuto incontrare
Quello che non troverò.”  Fernando Pessoa 
 
Rosamaria Dell'Elce 
 
 
... per qualcuno sono stato importante
 a Francesca, mia madre 
 
Con l'avvio del nuovo anno si rinnova I 'appuntamento con il calendario Morlacchi dedicato ad un artista contemporaneo. L'ormai prossimo 2016 conferma il consolidamento del binomio Centro stampa Morlacchi e l'Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti con il Bic Artist Neri nel ruolo di trait d'union. 
Grazie Alfio Morlacchi Bonfanti per l'impegno nel campo della solidarietà. 
 
 
Morlacchi Centro Stampa
 
Via R. Felicioni, 42 - 64026 Roseto degli Abruzzi (TE)
info@csmorlacchi.it 
 
Testo tratto dal Calendario d’Arte Morlacchi 2016
 
exibart prize N4
ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
web design and development by Infmedia

Sending

Accedi con le tue credenziali

oppure    

Hai dimenticato i tuoi dati?

Create Account

scopri ogni giorno le ultime notizie
nel mondo dell'arte, del cinema,
della moda e della cultura.
Inserisci la tua email e premi iscriviti.