danilo susi

Fotografo
Pescara
Foto del profilo di danilo susi

maschera n.9, granchio psichedelico

serie Maschere, dovute alla duplicazione del file. ricerca sui colori dell'acqua, ACQUASTRATTA. stampa fine art, cm. 50x70x2. copia una di tre.

La galleria è vuota

1949, medico fotografo. Vive e lavora tra Termoli e Pescara. Inizia negli anni ’70 come figurativo per poi passare all’astrattismo nel 2004 come fotografo di ricerca, con l’idea “dipingere l’acqua” secondo l’impressionismo di Claude Monet. Ne elabora vari progetti, corredati da mostre e cataloghi: 1. ACQUASTRATTA è la prima mostra curata da Eva Clausen nel 2008; 2. ASTRATTISMI PARALLELI nel 2010 e 3. REALISMO ASTRATTO nel 2011, insieme al fotografo Carlo D’Orta e al pittore Albano Paolinelli, sotto la guida di Valerio Dehò; 4. LA NATURA CHE VESTE, dal file al foulard nel 2012, in cui le immagini vengono riprodotte su seta: le fashions artistiche, uniche nel suo genere, vengono esposte a Milano, Genova, Trieste, Roma, Firenze, Pescara, Termoli in occasioni di mostre personali. La ricerca viene inserita nel 2013 nei cataloghi delle Ed. G. Mondadori “La via italiana all’informale” curato da V. Patarini e “Sensazioni artistiche” curato da D. Petroni e R. Fogacci; nel 2014 nel volume TILTESTETICA curato da D.Radini Tedeschi, avendo partecipato alla Triennale di Roma; nel 2017/20/22 nelle pubblicazioni curate da Arpinè Sevagian; nel 2018/19/20/21/22 nei volumi d’arte de Il Quadrato curati da Giorgio Falossi.

Autore di 14 pubblicazioni (libri, monografie, cataloghi) recensito nel C.A.M. n.47/ 2011, n.50/2014, n.51/2015, n. 52/2016; nell’Atlante d’Arte Contemporanea DeAgostini, 2018; in ARTISTI ’19, 2019; in CONGIUNTI, 2023 

Hanno scritto di lui: Ugo Zatterin, Carlo Fabrizio Carli, Eva Clausen, Valerio Dehò, Daniele Radini Tedeschi, Giuliana Traverso, Arpinè Savagian, Loris Schermi, Raffaella Cordisco, Leonarda Zappulla, Carlo Gallerati, Fausto Raschiatore, Andrea Rossetti, Samantha Benedetti, Giorgio Falossi, Claudio Marcozzi, Roberto Mutti.    

Maggiori sedi espositive di mostre personali e collettive:

2024, New York, Blu Gallery/Manhattan, a cura di TivarnellArt; Marina di Ravenna, FaroArte, Collezione Biagi; Genova, galleria Satura, Trentennale arte contemporanea  2023, NYC, Galleria Tivarnella Art in Warren Street; Milano, atelier Chicchimavie durante il Photofestival ; 2022, Genova, Terrazze del Ducale; Venezia, Galleria 1758; Trieste, Tivarnella Art; Milano, Spazio Alda Merini; Novara, Castello Sforzesco Visconteo; 2021, Milano, Biblioteca Fra’Cristoforo durante il Photofestival; Firenze, Accademia delle Arti del Disegno, ARTOUR-O il MUST-TRAKTYS; Venezia Mestre, Forte Marghera, FUORI LUOGO 2, con Galleria Gallerati; MONTECARLO, fiera ART 3 F, con TivarnellArt; Trieste,CAMERA PICTOR I, DESIDERA ART FESTIVAL; Punta del Este, al MACA, Atchugarry Museum of Contemporary Art, Uraguay; 2020, Trieste, Tivarnella ArtGallery; Salone Internazionale art3f  di Monaco; Tbilisi, Georgia 2020, con la galleria “Art Studio Loreta Larkina”; 2019, Tokyo, Roonee247 Gallery, “visuali italiane” degli artisti del FMF; Ajdovscina-Slovenia, Lokarjeva Galerija, premio LINX 2019; L’Avana-Cuba, Centro Hispanoamericano “visuali italiane” degli artisti del FMF; La Valletta-Malta, Museo Temporaneo ARTOURO-O il MUST; 2018, Genova, Galleria Satura; Parigi, Le Carrousel du Louvre; La Valletta-MALTA, I.I.C., ARTOUR-O il MUST; 2017, Genova, Mu.MA Galata;  2016, Scanno (AQ) Premio Internazionale di Fotografia consegnato da Gianni Berengo Gardin; 2015, Roma, Circolo Ufficiali Marina Militare; 2014, Roma, Triennale d’Arti Visive; Dubai, CONTEMPORARY EXHIBITION ART "ITALIAN SOUL ; 2012, Milano, Palazzo Isimbardi e Galleria Zamenhof; 2011, Milano, Spazio Oberdan e Spazio PWC-Sole24Ore; Bruxelles, Galleria Amart Luoise; NewYork, Buzzeo Gallery “Colori d’Italia ; 2010, Parigi, Gallerie d’Europe; Bucarest, Istituto Italiano di Cultura ; 2009,Roma, Galleria Gallerati; 2008, Roma , Galleria Luxardo.

Sue opere fanno parte del Museo Internazionale del Vetro di Montegrotto-Abano Terme (PD); Museo-Studio Alice Psacaropulo di Trieste; Museo Diocesano di Gubbio; Museo Genti d’Abruzzo di Pescara; Fondazione Malerba per la Fotografia FMF e Alidem di Milano; Fondazione Biagi di Bazzano (BO); Ellequadro Documenti di Genova.
TIRATURA è di 3 copie cadano file oltre la p.a.
La VALUTAZIONEdelle opere varia secondo l’expertise/certificato di Paolo Levi del 2019
 
ACQUASTRATTA
Danilo Susi
 www.danilosusi.it ------ info@danilosusi.it
La mia ricerca sul colore, già in epoca analogica, si basava sull’astrazione dell’immagine partendo tuttavia da una realtà visivamente concreta. Il progetto Acquastratta è stato ideato nel 2003, anno internazionale dell’acqua, e nel 2004 ho maturato l’idea “dipingere l’acqua” recuperando dalla natura l’esistente secondo l’impressionismo di Claude Monet.
 “La fotografia non deve riprodurre il visibile, ma rendere visibile l’invisibile” in questo suo assioma Franco Fontana si riferisce sì a soggetti scelti dalla natura stessa o posizionati in essa ma sempre statici, che poi tagli tecnici particolari li stravolgono reinterpretandoli.
Il mio “invisibile” è dinamico, inseguo un liquido, per definizione incolore ed amorfo, e ne fotografo i riflessi prima che si modifichino o scompaiano del tutto: l’acqua è la mia “tavolozza”, i suoi colori il mio “visibile”.
Inoltre, ho cercato di riscoprire la “purezza” della tecnica fotografica senza ricorrere a estreme elaborazioni di postproduzione, per esaltare ciò che la natura offre di per sé; in tal modo i colori dell’acqua, intensi numerosi e fluttuanti secondo la luce, sono diventati opere astratte di valenza pittorica, esempi estremi di come la luce crei immagini inimmaginabili e dia sensazioni visibili: dalla purezza del bianco suminagashi, l’arte giapponese degli inchiostri fluttuanti, ai neri notturni di un’acqua dolce, ai colori più intensi dell’inquinamento del mare, di cui la serie OIL si propone come viaggio all’interno della forma/colore per scoprire nuovi percorsi di bellezza e comunicazione.
 
Infine, per rendere tattile questo “visibile” ho stampato le immagini su tessuti pregiati realizzandone dei foulard che con la loro morbidezza, secondo come vengono indossati, creano figure ogni volta diverse dando ulteriore dinamicità all’acqua, vera metamorfosi della natura. 
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