Artista italo-francese. Autodidatta. Prima personale nel 2008 con il patrocinio del Comune de Napoli, negli spazi di San Severo al Pendino. Laureata in architettura Elsa si trasferisce in Francia, nella cittadina della Rochelle. Successivamente a Parigi dove vive e lavora. In residenza alla Forge di Belleville per diversi anni comincia a presentare il suo lavoro in studio-visit ed esposizioni. Nel 2017, in seguito ad divorzio disastroso si rifugia a lavorare presso la Halle Papin: le opere prodotte a Pantin risultano finaliste del concorso "44 ideas for viadellafucina16 condominio museo" a Torino. e dell' Art Prize "CBM Premio Carlo Bonatto Minella Forme e materia dell’attesa" area creativa 42, (presidente: Karin Reisovà Chiono). Nello stesso anno la curatrice Madja Edelstein-Gomez seleziona l'opera "diapositive" per l'esposizione internazionale "Les Recombinants", presentata per la prima volta in occasione di Art O Rama. Elsa partecipa nel 2018 a Paratissima 14 "Feeling different", Festival Survival del CAM. Nel 2019 presenta a Paratissima Art Fair, Multiversity. Nel 2019, il Salon d'Automne di Parigi nella sezione Abstraction. Nel 2020 comincia la collaborazione con ITS LIQUID GROUP: Elsa espone presso The Room Contemporary Art Space a Venezia, in occasione di Borders Art Fair 2020. (Direttore artistico Luca Curci). In seguito a tale esposizione, Elsa lascia il suo lavoro di architetto e decide di dedicarsi completamente alle produzione di ritratti. I lavori del 2020 e 2021 sono esposti e pubblicati. Tra le riviste: Artist Talk Magazine (Londra) Boomer Gallery (Londra), Contemporary Art Curator, e Bold Modern. Con ITSLIQUID GROUP espone a Londra e Barcellona: Canvas London International Art Fair 2021 & Barcellona Contemporary Art Fair. L'opera After work at Lamarck Street é selezionata per partecipare a New York a Every Woman Biennial 2021, presso la galleria NFT superchiefgallery. Comincia qualche collaborazione per esposizioni collettive anche a Parigi. Torna a Torino per PARATISSIMA NICE & FAIR Contemporary Vision, invitata dalla curatrice Elisa Angiolini per la mostra Family Portrait, all'interno del board curato da Francesca Canfora e Laura Tota. "L'arte rappresenta per me une 'ligne de vie'. La sua pratica mi accompagna fin da bambina, e da allora tutte le mie esperienze sono filtrate, ed esposte attraverso di essa; sola rete di sicurezza, strumento di analisi, pratica e sperimentazione" EE