Emilio Minotti

Pittore
Bergamo
Foto del profilo di Emilio Minotti
 IO, PITTORE DI FIGURA
 
L’interesse per la pittura di figura si è imposto nelle mie opere strada facendo, già a cominciare dalla scelta di frequentare  il corso di Goffredo Trovarelli, il docente più tradizionale dell’Accademia fiorentina, mi ha portato a disegnare dal vero i modelli in posa, poi la lezione del Rinascimento fiorentino e romano, quella della scultura greca classica, di Caravaggio, autore che ho copiato in brani di sue opere e che ha esercitato una certa influenza sul mio lavoro nel periodo che va dal 1998 al 2000, principalmente nella serie "Ali Boma Ye"
Mi hanno influenzato sicuramente anche il cinema e la televisione, dove la figura è sempre preponderante, ciò si è riflesso nei dipinti della "Gente in video" del 2001, dove ho ripreso il modo di inquadrare tipico della TV degli anni ’90 in poi, fatta di figure che escono dallo schermo quasi deformate da un’inquadratura vicinissima e grandangolare.
Una parentesi artistica è stata il rapporto con il Silence Teatro di Lovere, dall’88 al ‘93, anche qui trovo un nesso con la figura, uno degli spettacoli di maggior successo del gruppo di Lovere era "Figura-Azione", in cui performance teatrale era spesso basata sull’espressione corporea, una pratica per certi versi vicino alla Body art.
Negli anni, la figura umana nei miei lavori, quadri e sculture, è mutata abbastanza radicalmente, ha perso peso ed è venuta assumendo una valenza più simbolica, per tale trasformazione ho cercato ispirazione nelle testimonianze dell’arte rupestre della Val Camonica e nelle civiltà antiche in genere e infine in Paul Klee, che a sua volta elaborava da segni antichi.
Dagli anni 2000 la mia figurazione è divenuta  “mista”, figurativa e astratta, come risulta nelle opere di "Ossari in versi" 2011 e "Child in Time" 2012.
A partire dal 2013 ho  iniziato sistematicamente ritratti-busti di personaggi dei media "Parvuli Hermae" in terracotta invetriata con una colorazione pop.
Negli ultimi quadri ho recuperato la figura nei suoi valori plastici in riferimento a personaggi e avvenimenti della storia e politica recente o anche del mondo musicale, come “Uccidere Pasolini” 2017/18, “Tenco 1967” 2018, “Io e Maria” 2023, “Carmen degli Angeli e …” 2022, di recente anche in scene con persone che ho casualmente fotografato, “Studio Bagnanti” 2023.
  
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