Alìta

Photographer
Macerata
Profile picture of Alìta
ABOUT MY PHOTOGRAPHY
I am Alìta , an Italian artist. I was born in 1979
The first subject of my photography was young girls, often friends. Those pictures are in a body of works called CHICAS ALITAE. 
In 2002 simultaneously with the Chicas Alitae project,I started taking self-portraits.  Self-portrait became my artistic language and my mode to research my identity and my truth. 
The leitmotiv of my photography can be the COCOON, a figurative shell where I put myself , closed but not protected, on the contrary , oppressed and choked.
The setting of my pictures are, especially ,internal such as abandoned places, lately I started in external places such as woods. 
Those places for me, symbolize a psychological and mental space.
 
BIO
I'm degreed in Painting, at the School of Fine Art, in Macerata (in Marche, my region) and in Rome. I also studied at the School of Fine Art in Rennes, France, for the Erasmus Project. I started to photograph in 2001 with film photography and I learned to develop and to print in the darkroom during my Erasmus in Rennes. Later I moved to south France for working as a portrait photographer, then I moved to Paris and finally to London. Now I live in Italy, in Marche, where I teach and I am focusing only on artistic photography. 
PUBLICATION: GIORGIO BONOMI, IL CORPO SOLITARIO,L'AUTOSCATTO NELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA,VOL.II, RUBETTINO ED.
 
EXHIBITION
PARTI DI INVISIBILE : Le scarpe da ballo
Dates: September 21-27, 2019
MayDay Gallery, P. Potenza Picena, MC
About: Exhibition curated by  Mauro Mazziero
 
IN DISSOLVENZA
Dates: February 12-16, 2019
The Bid/ Art space
About: Exhibition curated by  Lorenzo Uccellini
 

ARTISTE ALLO SPECCHIO
Dates: November 18, 2017 - January 6, 2018
Museo Nori de Nobili,Trecastelli,Senigallia
About: Exhibition curated by Giorgio Bonomi, various international artists.
 
ARTISTE ALLO SPECCHIO
Dates: April 29, 2017 - May 5, 2017
Libreria Rinascita,Ascoli Piceno
About: Exhibition curated by Giorgio Bonomi, various international artists.
 
DA DONNA A DONNA
Dates: March 5, 2013 - March 12, 2013
Casa Internazionale della Donna, Roma
About: Photo Project of ProspettivaOtto Association on the subject of women.
 
FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ
Dates: Feb. 8, 2013 - March 3, 2013
Spazio Factory, Galleria delle Vasche Ex Mattatoio, Roma
About: Project of Family and youth sector Department with support of Ministers Council and Anci: Festival of Arts: Painting,Photography,Drawing ,Sculpture Exhibitions with theater shows,Performances,Videos and Concerts.
 
IL MARE FUORI STAGIONE
Dates: Nov. 26, 2011 - Dec. 7, 2011
Biblioteca Marconi, Roma
About: Photographic Project of 'ProspettivaOtto Association' on the subject of the sea off-season.
 
PHOTOS HANTÉES
Dates: June 25, 2010 - July 2, 2010
Galleria Punto Estatico, Roma
About: Solo Exhibition photos by Personal project 'Photos Hantées'
 
MIO. PIACERE DI CONOSCERMI. IO AUTOSCATTO
Dates: June 23, 2010 - Aug. 6, 2010
Galleria Vista Arte e Comunicazione, Roma
About: Self Portraits exhibition
 
CORPI E LUOGHI
Dates: Nov. 16, 2008 - Dec. 15, 2008
Palazzo del Duca, Senigallia
About: Exhibition of photos taken during the workshop of Ferdinando Scianna.
 
ARTE URBANA PARA INTERVENÇAO
Dates: Oct. 19, 2005 - Nov. 1, 2005
 Lisbon, praça Restauradores
About: Pictures printed in a big size put (during the night) instead of the advertising spaces placed in the important roads or streets or squares of the city.
 
1 PAYS, 11 ARTISTES
Dates: May 2, 2005 - May 14, 2005
Galerie de la Maison Internationale de Rennes et Parlement de Bretagne, Rennes, France
About: Exhibition of Artists from different countries.
ITALIANO:
Alìta, la poetica del COCOON
 
Fin da bambina ho mostrato una predisposizione naturale per il disegno del corpo femminile che è continuata per tutti gli anni del liceo classico,quando disegnavo visi e corpi sul mio banco di scuola ( e la bidella non voleva mai pulirlo per non cancellarli!).
Dopo il liceo,mi iscrivo all’accademia di belle arti di Macerata, dove questa mia sensibilità per il femminile si manifesta anche nelle mie prime foto:quasi sempre ritratti e corpi femminili di amiche o di modelle a cui chiedevo di posare per me,materiale poi raccolto in un corpus dal nome ‘Chicas Alitae’.
E’ con il progetto Erasmus che inizia la mia vera ricerca nel mondo della fotografia. La Francia diventa la mia nuova meta,su consiglio del professore di storia dell’arte, Giulio Angelucci,che già intuisce la natura poetica del mio stile e la ritiene patria a me più adatta,e a ragione.
In Francia infatti,a l’Ecole des beaux arts de Rennes, con la stima e l’incoraggiamento del prof. Tom Drahos, mi dedico completamente alla fotografia analogica in bianco e nero, dallo scatto allo sviluppo fino alla stampa e capisco che quella è la mia strada.
La mia ricerca si fa identitaria e diventa più introspettiva:inizio a praticare l’autoritratto. 
Dopo l’esperienza francese approdo a Roma:le atmosfere della capitale entrano e pervadono prepotentemente i granuli d’argento delle mie pellicole. 
Con la mia Nikon analogica Fm prendo ad indagare nei meandri della città,le sua mura, le sue rovine,cercando di immortalare quell’io fuggevole,negli esterni e negli interni dell’Urbe, delineando con la luce del suo tempo eterno un’interiorità che si muove negli spazi che diventano luoghi mentali.
A Roma la mia fotografia diventa poetica,evocativa e romantica e si concentra ancora di più su una interiorità che resta abbozzata e in cerca di una sua definizione,di una uscita. 
Resta ancora un fantasma,che arriva quasi alla trasfigurazione. 
Trattandosi di autoritratto femminile, inevitabilmente percorro terreni già sperimentati o battuti in passato da altri, ma la mia ricerca è assolutamente autentica:si tratta della ricerca di me stessa, della mia identità ,riguarda il mio percorso umano ed artistico.
La mia è una vita all’insegna del nomadismo umano ed artistico che si rispecchia naturalmente nella mia  ricerca. L'unicità sta tutta in questo legame tra l’io soggetto e il luogo come spazio psicologico e mentale,legati imprescindibilmente da una relazione di causa ed effetto. Non c’è l’uno senza l’altro. A roma mi iscrivo all’accademia di belle arti e seguo il corso di Andrea Attardi titolare della cattedra di fotografia,divenendo successivamente sua assistente grazie ad una borsa di studio.
Come lui anche altri professori ripongono in me una grande fiducia,proponendomi di continuare la carriera dell’insegnamento accademico. Il mio amore per la sperimentazione artistica ha il sopravvento e mi porta a inseguire la mia irrequietezza e il bisogno di cercare stimoli nuovi e nuove terre e luoghi da esplorare.
Parto così alla volta di Parigi,mecca della sperimentazione artistica e di luoghi decadenti,in cui la mia ricerca si fa più inquieta e febbrile, dove l’interiorità si delinea nella forma del cocoon. É il trionfo del bozzolo che si nasconde nelle pareti umide e fatiscenti delle case parigine, alla ricerca  di un luogo adatto in cui crescere e svilupparsi. 
Ecco che il cocoon diventa il comun denominatore del mio percorso sia artistico che umano. Esso si presenta come un essere nomade, una placenta in cui io sono immersa, che inevitabilmente subisce i cambiamenti dei luoghi che lo accolgono e lo ospitano. Il luogo,l’apparente esterno,l’altrove,ovunque esso sia,non è più solo oggetto,ma diventa soggetto attivo nello sviluppo,metamorfosi,crisi ma anche maturazione dell’io in lui racchiuso.
Dopo la parentesi parigina, approdo a Londra alla ricerca di una capitale cosmopolita, veloce e che mi può offrire nuove tecniche fotografiche di lavoro.
Qui la mia ricerca cambia: a Londra avviene il passaggio graduale verso il mio modo di fare fotografia attuale.  A Londra inizio a scattare in digitale e a colori,influenzata,probabilmente, dal lavoro che ormai ho intrapreso come fotografa ritrattista . 
Il mio stile diventa più realista, più concreto: è come se io entrassi nella velocità della città, il bozzolo vive all’unisono con il ritmo,i colori vivi,i rumori urbani della città.
Non è più la città che mi impone la velocità alle immagini,ma è il mio scatto che cattura la velocità effimera del momento che fugge.
Dopo la frenesia di Londra il rientro in Italia,nella mia terra,le Marche. É la fase del ritorno alle origini,il bisogno di ritrovare una fotografia più serena e calma. Il bozzolo è ora immerso nella natura,in un legame ancestrale con essa. Il luogo,anche quando rappresentato da una casa colonica abbandonata, continua ad essere l’altrove che culla e protegge il cocoon.
Il bozzolo è un velo che separa ancora l’io interiore dal mondo esterno,ma ogni scatto rivela la prossimità dell'incontro. 
Ad ogni immagine corrisponde l’intenzione dell’io interiore,indefinito,ombra o riflesso in una finestra, di penetrare e di squarciare l’immenso.
Un io sempre in fieri e comunque sospeso in un luogo che ancora una volta funge da spazio mentale.
Il bozzolo non si è ancora schiuso;ancora attende;cerca, ancora nomade,il suo tempo e il suo luogo per farlo...
 
 
 
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