Fabrice Bernasconi Borzì

Artista
Catania
Foto del profilo di Fabrice Bernasconi Borzì

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One last tango

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(in english below)
 
Fabrice Bernasconi Borzì (1989) è un artista visivo, italo svizzero nato a Ginevra dove ha compiuto i suoi studi e la laurea alla HEAD. Ora vive e lavora a Catania, dove ha portato a termine gli studi con la laurea magistrale in arti visive presso l’accademia di belle arti.
 
Ha realizzato che la sua vera ispirazione proveniva dalla Sicilia, la sua terra di origini. Compie così una sorta di viaggio a ritroso, inverso rispetto a tanti altri suoi coetanei, e passa dal Nord al Sud dell’Europa perché avverte il bisogno di non smarrire la cultura d’origine, dove riconosce nuovi stimoli e nuova forza espressiva per il suo lavoro d’artista. Questo dualismo nazionale ed esistenziale, questa doppia cittadinanza, con la contraddizione che ne consegue, si pongono alla base dell’”equilibrato conflitto tra forze” che la sua opera intende esprimere.
 
Gli elementi formali adoperati il più delle volte sono semplici, minimali o depotenziati, quasi a sovvertire il ‘consueto’ con l’uso di un linguaggio paradossale e a tratti provocatorio, di matrice dadaista, che non disdegna citazionismo e recupero, col chiaro intento di porre domande, e giudizi, sull’attuale sistema dell’arte.
 
La sua sembra essere una specie di “filosofia dell’idiozia” la cui struttura linguistica genera forme precarie che sono il risultato di una ‘disciplina del provvisorio’. Tale intuizione, che a tratti ricorda una certa proposizione intellettuale da détournement situazionista, è una contraddizione in termini che lo porta a lavorare ad assemblaggi estemporanei quasi ispirati all’architettura povera dei ripari improvvisati.
 
Il suo lavoro è spesso il prodotto di una riflessione sugli esseri umani e sul loro distacco dalla propria esistenza, in una sorta di dicotomia tra l’eterno conflitto tra forze sociali e poteri dominanti.
 
Come ulteriore principale ispirazione tecnica, lavora come progettista di allestimenti e responsabile tecnico per curatori, gallerie e musei internazionali, come per il Padiglione Armeno alla 56a Biennale di Venezia e per Unfold sulle opere della Fondazione Sandretto Re Baudengo, a cura di Ludovico Pratesi, nelle sedi del Palazzo Biscari, Catania. Il suo lavoro artistico ha il fardeau di indagare i limiti e le possibilità del suo allestimento e della sua singolarità nella sua riproducibilità.
 
Fabrice Bernasconi Borzì si considera una spugna e un ladro di idee ma che lavora sodo per essere, veramente, quello che è. La sua è una prospettiva intellettuale dove scetticismo e realtà, disfattismo e teleologia sono un tutt’uno. Questa è congiunzione di filosofia, di rivolta, di credo, di sovversione e di appartenenza. Politica e poesia nel gesto crudo dello stare in equilibrio nonostante l’evidenza dei fatti.
 
 
 
 
ESPOSIZIONE PERSONALE
 
2022
  Giugno 2022, BOCS-box of contemporary space, Catania, Italia
2021
¬ Impro#1, con Ivan Terranova, Massimoligreggi, Catania, Italia
2020
¬ La vie d’ici bas, White Garage, Catania, Italia
2019
¬ METAL MADNESS – A Breath of Fresh Air, con Simone Caruso, a cura del White Garage, Palazzo La Rocca, Ragusa Ibla, Italia
2016
¬ PRELUDIO – Les Nouveaux Résidents, con Luca Veuillet, La Galerie, Ginevra, Svizzera
¬ Unboxed, Kunstbox – Contenitore d’arte, Ginevra, Svizzera
2015
¬  è quello che sognavo da bambino?, Burger & Jacobi – artist run space itinerante
 
ESPOSIZIONE COLLETTIVE
2022
  Agata on the road, Fondazione Oelle/GAM, Catania, Italia
2020
¬ Sine die, Fondazione Oelle/Palazzo della cultura, Catania, Italia
¬ They, Massimoligreggi, Catania, Italia
¬ TBA, a cura di Las Palmas, Lisbonna, Portogallo (posticipata a data da definirsi – covid)
¬ Hybrid Art Fair, Madrid, Spagna
2019
¬ SWAB Art Fair, booth S7 – White Garage, Barcelona, Spagna
¬ Premio Naziole delle Arti, Accademia Albertina, Torino, Italia
¬ Border Crossing ha incrociato Geografico, a cura di Pietro Fortuna, diverse sede Palermo, Italia
¬ AD IN VISIBILIA, Fondazione Brodbeck, Catania, Italia
2018
¬  Contemporaneo, a cura di Low Cost Gallery, White Garage, Catania, Italia
¬  Garden of the forking paths, a cura di MASS Alexandria, MANIFESTA12Palermo, 5x5x5 collateral event, Palermo, Italia
2017
¬ La ruche et la valise, a cura di Noah Stolz, Villa Bernasconi, Ginevra, Svizzera
¬ 900 secondes – Science-Fiction Institutionnelle, Frac Poitou-Charentes, Francia
2016
¬ Fermez les portes en sortant, LIVE IN YOUR HEAD, Ginevra, Svizzera
¬ MUESUM, Institut et Musée Voltaire, Ginevra, Svizzera
2015
¬ CAPTATIO BENEVOLENTIAE , Topic-independent art space, Ginevra, Svizzera
2014
¬ BIVOUAC, VVV et 37° 05’N / 2°30’W, Villa du Parc, Annemasse, Francia
¬ OOPS – Convoi Exceptionnel, Endla 15, Tallinn, Estonia
¬ OOPS – Convoi Exceptionnel, Duplex, Ginevra, Svizzera
¬ OOPS – Convoi Exceptionnel, Tehtaankatu 27-29, Helsinki, Finlandia
¬ LU’X, collective show & music festival, Bain des Paquis, Ginevra, Svizzera
 
WORKSHOP
2015
¬ LE VETEMENT, DE LA POCHE A L’IMMOBILIER, HEAD, Ginevra, Svizzera
¬ TACTICTALKS, Strahler Raum für Fotographie, Berlino, Germania
2014
¬ REWIND THE BOCS (REVOX), BOCS-box of contemporary space, Catania, Italia
 
 
PREMI
2020
¬ exibart prize, quinto in classifica
Giuria : Alessandra Pioselli, Giulio Alvigini, Carolina Ciuti, Ilaria Bonacossa, Matteo Bergamini, Eolo Perfido, Gilda Lavia, Sveva e Francesco Taurisano
¬ JaguART-Catania, finalista
Giuria : Ilaria Bonacossa, presidente, Salvatore Lacagnina, Massimo Ligreggi, Santa e Paolo
Brodbeck.
2019
¬ PNA/FISAD, vincitore opere interattive
Giuria : Carolyn Christov-Bakargiev, presidente, Beatrice Merz, Sergio Toffetti, Irene Dionisio, Piero Gilardi.
 
PUBBLICAZIONI
2021
¬  222 artisti emergenti su cui investire 2021. Exibart.
ISBN:  978-8885553033
2019
¬  Premio nazionale delle arti XIV edizione, Building a new world, Pinacoteca Albertina
ISBN : 978-88-94843-29-3
2018
¬  Manifest12Palermo The Planetary Garden, Collateral Events5x5x5,
ISBN : 978-88-333-3011-2
2017
¬ Interventions artistiques, un abécédaire des tactiques et stratégies, Jean Pierre Greff (dir. HEAD),
ISBN : 978-2-940510-18-4
2014
¬  Dérive, HEAD,
ISBN : 978-2-84066-723-0
 
Fabrice Bernasconi Borzì (1989) is a visual artist, Italian-Swiss born in Geneva where he completed his studies and degree at HEAD. He now lives and works in Catania, where he completed his studies with a master's degree in visual arts at the Academy of Fine Arts.

He realized that his true inspiration came from Sicily, his homeland. He thus made a sort of journey backward, the opposite of many of his peers, and went from the North to the South of Europe because he felt the need not to lose his culture of origin, where he recognized new stimuli and new expressive force for his work as an artist. This national and existential dualism, this dual citizenship, with the contradiction that ensues, underlies the "balanced conflict between forces" that his work seeks to express.

The formal elements used are most often simple, minimal or depotentiated, almost as if to subvert the 'usual' through the use of a paradoxical and at times provocative language, with a Dadaist matrix, which does not disdain quotations and recuperation, with the clear intention of posing questions and judgments on the current art system.

His seems to be a kind of "philosophy of idiocy" whose linguistic structure generates precarious forms that are the result of a "discipline of the provisional". This intuition, which at times recalls a certain intellectual proposition of Situationist détournement, is a contradiction in terms that leads him to work on extemporaneous assemblages almost inspired by the poor architecture of improvised shelters.

His work is often the product of a reflection on human beings and their detachment from their own existence, in a sort of dichotomy between the eternal conflict between social forces and dominant powers.

As a further main technical inspiration, he works as an installation designer and technical manager for international curators, galleries, and museums, such as for the Armenian Pavilion at the 56th Venice Biennale and for Unfold on the works of the Fondazione Sandretto Re Baudengo, curated by Ludovico Pratesi, in the Palazzo Biscari, Catania. His artistic work has the fardeau of investigating the limits and possibilities of its setting and its singularity in its reproducibility.

Fabrice Bernasconi Borzì considers himself a sponge and a thief of ideas, but he works hard to be, truly, what he is. His is an intellectual perspective where scepticism and reality, defeatism and teleology are one. This is a conjunction of philosophy, revolt, belief, subversion, and belonging. Politics and poetry in the crude gesture of balancing despite the evidence of facts.
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