Fondazioni, critici, curatori, musei, giornali, gallerie, contest, premi, accademie, libri, cataloghi, fiere, mercanti, comunicazione, case d’asta. Tutto un meraviglioso mondo che si sostiene con il lavoro di una classe operaia magica e appassionata: sono gli artisti. Ricchi, poveri, affermati, affamati, osannati dalla critica, criticati da genitori che li volevano alle poste, appassionati, calcolatori, che non potrebbero fare altro, che gli fa fico essere artista, fortunati perché incontreranno quello giusto, sfigati perché non incontreranno che la sfortuna, geni, mediocri, faranno la biennale, faranno un altro mestiere. Gli artisti, tutti quanti, piccoli o immensi, sono loro che muovono il nostro mercato e i nostri sogni!
E allora noi di exibart gli abbiamo fatto una casa! Perché ci sembrava giusto! Perché ci piaceva così!
E per trovare i migliori abbiamo pensato ad un premio che portasse il nostro nome! exibart.prize.
E non è un premio come tanti.
Perché noi non siamo come tanti.
Perché, a parte i soldi, a parte vincere, a parte avere visibilità, a parte tutti i vantaggi che ci sono ad essere dei nostri! A partecipare! Quello che noi diamo e tutti gli altri no è la vicinanza! Il giorno dopo. Quando i vincitori avranno vinto ed i finalisti ci erano andati vicini. Il giorno dopo noi gli staremo accanto per sostenerli, tutti. Non con le parole, ma con fatti ed azioni concrete!
Per questo siamo differenti!
Per questo siamo exibart!
