Michele Proietti Lupi nasce nel 1995 ad Atessa un piccolo comune in Abruzzo e cresce a Roma.
Nel 2019 si diploma nella scuola Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma
Nel 2023 lascia gli studi di Pittura dell’Accademia Albertina di Torino, per seguire un master in arte e design che si basa su un approccio globale ed olistico dei materiali al Frank Mohr Institute di Groningen in Olanda, dove vive e lavora.
Il lavoro dell'artista apre un dialogo con il passato affrontando dei temi comuni e onnicomprensivi al quale chiede al pubblico in maniera attiva e partecipativa un confronto aperto alla possibilità. Tramite una distinta ricerca estetica pulita e semplice, ci presenta dei fashback di immagini lucide e chiare dal mondo primitivo e ancestrale, ricostituendo il senso di comunità che la frenetica e caotica vita contemporanea ha assopito. Questa ricerca estetica ha come protagonista il cibo commestibile ed edibile che incarna naturalmente il rapporto tra uomo e natura, creando ambienti e situazioni di consumo dell'opera d'arte. Tramite il cibo è riuscito a rendere la digestione il fulcro poetico e trasformativo/psicomagico che innesca o esercita un potenziale ed intimo cambiamento di paradigma esistenziale. L'idea e la forte intenzione di ristabilire un nuovo senso di comunità muove la sua necessità artistica che gli permette di appropriarsi di un materiale come l'impasto, molto presente nell'identità culturale del suo paese e la sua vita personale da renderlo orizzontale, riuscendo a rievocare memorie ancestrali e comuni a tutti gli esseri umani. Questa idea di estrema inclusività è provocatoria verso un mondo che per necessità sta diventando sempre più divisivo. Tutti questi elementi convergono in una ricerca evidentemente socio/antropologica ed esistenziale che ricerca nella storia e che coesiste per contrasto con l'effimero delle sue opere.
A inizio 2023 organizza il suo primo evento di arte relazionale all’accademia Albertina che lo ha visto prepare un pranzo collettivo tra docenti e studenti di diverse scuole. Il cibo era ricavato da dei vestiti di pasta che aveva precedentemente fatto indossare ai modelli.
Successivamente partecipa alla mostra organizzata da Franko B “Art is free, toilet paper is expensive” che rende protagonista la corporalità come tema centrale.
Sempre nel 2023 viene selezionato per la residenza artistica a 1807 mt in Val d’Aosta, organizzata dal collettivo Casa Walser e alla relativa mostra collettiva “Migrazioni stagionali“.
Nel 2023 viene scelto come artista emergente dall’Associazione Gheddo per una collettiva chiamata “Kissin Kemmer” all’ex brefotrofio in collaborazione con Flashback Habitat.
Nel tardo 2023 participa al progetto in collaborazione con l’Università di Francoforte e alla mostra collettiva “Common Ground” all’Atelier Frankfurt.
A dicembre dello stesso anno presenta De8ert per la collettiva di fine corso al Frank Mohr Institute e nel 2024 presenta Saltstone per la collettiva allo studio di Blockhouse.
Aggiornamento Opera: Bacio di Strega. Non più modificabile.
Descrizione: L’amore è un sentimento misterioso e insondabile che solo la magia può spiegare. Avviene tramite l’incontro dove le parti entrano in connessione e formano un nucleo. Questo lavoro nasce con la collaborazione dell’Associazione Gheddo per la mostra “Kissin Kemmer” e tramite la scomposizione del bacio di dama vuole ricomporre il senso di unione e amore che c’è tra gli esseri umani, che si conclude con la soddisfazione sensoriale.
Biscotti commestibili - Evento relazionale
Farina, Burro, Zucchero, Farina di mandorle, Albumi e sale. Cioccolato fondente e in aggiunta alla crema è stato messo una serie di ingredienti commestibili presi da un ricettario di magia.
