Nadia Galbiati

Scultore
Pioltello
Foto del profilo di Nadia Galbiati

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Sono nata nel 1975 nell’hinterland milanese, dove vivo e dove ho creato il mio laboratorio. Mi sono diplomata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1999. Sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e in continuo approfondimento sui linguaggi del contemporaneo attraverso corsi e workshop, dal 1998 con E.Mattiacci al T.A.M. ai più recenti con U. La Pietra e P. Icaro, organizzati a Milano presso il Museo del Novecento. Ho aderito ad alcune esperienze di scambio che mi hanno portata in Polonia, nel 2007 sono stata ospite dell’Academy of Fine Arts a Łódź per la realizzazione di un progetto di grafica e installazione, così come nel 2008 ho vissuto la bellissima esperienza come Artist in residence a Fujimi in Giappone, al  Kuzukubo Art Camp.
" L’analisi dello spazio come materia e forma della scultura, lo studio delle forme architettoniche e la relazione che instaurano con lo spazio circostante è la tematica su cui si articola la mia ricerca artistica.
Tutta la mia produzione scultorea, dalle prime esperienze plastiche sino alle installazioni in lamiere di ferro, nasce dallo studio dell’angolo. Nella rappresentazione del dialogo tra spazio e materia che è la scultura, la prima forma che nella mia ricerca esplicita questa relazione è l’angolo: primo elemento segnico atto a rappresentare lo Spazio come materia della terza dimensione; struttura e luogo, da cui si manifesta la materia del Vuoto.
I processi di analisi si concentrano sul rapporto tra la forma del corpo architettonico e il luogo, dalla materia-forma alla materia vuoto. Positivo e negativo, come una matrice e la sua impronta. E’ qui che nasce e si sviluppa il mio interesse, la mia poetica. E’ la relazione con gli elementi costruiti, i palazzi, le case, le grandi architetture pubbliche, che fanno parte della mia sensibilità, del mio paesaggio, della mia esperienza dei luoghi, dell’esperienza esperita nel contesto urbano. Il processo di rielaborazione di tale analisi nasce dall’appropriazione e rilettura di “territori città”, catturando fotograficamente macro particolari di edifici, attraverso un personale e ampio reportage fotografico, in cui spesso emerge una visione assonometria delle forme. Dallo studio e dalla mappatura scaturiscono le forme scultoree e i segni incisi.
Sculture che diventano ambienti e installazioni, allargando la loro relazione al luogo espositivo, un altro fondamentale punto nella mia ricerca artistica.
Rianalizzando le ragioni della forma in contrapposizione al vuoto che la circonda sovrappongo così più livelli di elaborazione del rapporto materia – spazio. Le mie opere intendono creare nuovi luoghi in cui far vivere l’esperienza percettiva, fisica e concettuale del rapporto tra pieno e vuoto e cercano di formare una consapevolezza di tale relazione, una sensibilizzazione alla percezione della stessa. Si tratta di un’esperienza che viviamo inconsapevolmente ogni attimo costantemente ponendoci in relazione allo spazio urbano, allo spazio costruito. La scultura intende quindi produrre un luogo di riflessione.Nelle istallazioni le fotografie, le strutture in metallo, le lamiere disegnate per sottrazione di materia, cercano di dare vita a un luogo esperienziale e relazionale. Con le mie opere cerco di produrre un’esperienza estetica ed etica, consegnando un quesito da risolvere, una sensazione da analizzare. Utilizzo la scultura per produrre un luogo di riflessione. "
 
In curriculum fiere, mostre personali e collettive. Dalla recente personale Blue Sky alla galleria  Villa contemporanea di Monza, Shock in my Town da Eroici furori di Milano come la doppia personale Wide Angle a Berlino da Luisa Catucci Gallery alle collettive internazionale come la Ostrale Biennale 021 a Dresda. Collabora con brand di design italiani, espone nello show room e nello stand di DESALTO in occasione della presentazione al Salone del Mobile 2022 della nuova collezione di arredi d’interni, progetto Studio M.G. Zecca. Sul territorio nazionale, citando le più recenti collettive, Orthogonal Landscape da Manuel Zoia Gallery - Milano,  Connessioni interrotte - forme d’arte in dialogo con la natura ai giardini delle Serre della Villa Reale - Monza, Un quarto di cuore - La scultura e Ravvicinati Incontri. Il contemporaneo dialoga con la storia a cura di S. Bartolena e A. Fettolini allo spazio Heart di Vimercate (MB). Collettiva itinerante 7 L’arte interpreta i sette vizi capitali al Centro per l’arte contemporanea, Rocca di Umbertide (PG) nel 2023 e nel 2021 al Monastero della Misericordia di Missaglia (LC) a cura di S. Bartolena e A. Fettolini. Nel 2022 è presente alla XI Biennale d’Arte, MAM – Museo d’Arte moderna dell’alto mantovano, Gazoldo degli Ippoliti (MN), a cura di G. Ferlisi e S. Radici e Frequenze in superficie. Frammentazione, moltiplicazione e proiezione della materia cromatica - OMNIA III edizione_biennale d’arte di Alessandria a Palazzo Monferrato, a cura di M. Galbiati. E ancora M@D Monza Arte Diffusa 2022, spazi urbani Monza (MB), promosso da Leo Galleries, Un immaginario per Irene, galleria Gli Eroici Furori, Milano, a cura di S. Agliotti. Nel 2019 la personale Frammenti di città a cura di A. Fiz, allo Studio Museo Francesco Messina di Milano che pubblica il catalogo Perimetri delle edizioni Mimesis, progetto della direttrice M. Fratelli sul panorama contemporaneo della scultura italiana. Nel 2018 la mostra personale Luoghi a cura di S. Bartolena alla galleria E3 Arte Contemporanea di Brescia, che in catalogo documenta anche l’installazione scultorea al museo MAM di Gazoldo degli Ippoliti (MN).
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