opera
3vs3 – GIGANTI CONTRO NANI
categoria | Performance |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana, Animale |
tags | #performance, #gigante, #nano , #ruoli |
minuti | 12 |
secondi | 0 |
anno | 2023 |
la performance “3vs3 – GIGANTI CONTRO NANI” del collettivo Obeliscoproduction, ideazione Pleto Ple,
a cura di Aronne Pleuteri ha avuto luogo nel Chiosco dei Frati all'Accademia di Belle Arti di Brera.
realizzata con il patrocinio dell’Organizzazione Di Volontariato A.I.S.A.C ODV (associazione per l’informazione e lo studio della acondroplasia), dell’Accademia di Belle Arti di Brera e il supporto tecnico di Decathlon è stato un regolare incontro di basket 3vs3 sui 12 minuti effettivi, con una altezza canestro ridefinita a piacere dalle squadre contendenti ad una altezza identica per entrambe le squadre al fine di non creare favoritismi, che ha visto contrapposte una squadra di “giganti” (gente molto alta, giocatori attorno ai due metri di altezza), e una di “nani”, atleti e membri dell’associazione A.I.S.A.C.
Non si è trattato di una messa in scena, di una rappresentazione, che avrebbe alimentato lo stereotipo e lo stigma di preconcetti legati ai tipi fisici dei contendenti.
Si è trattato anzi del suo opposto, di una presenza fisica, di uno svelamento dei corpi che, inevitabilmente, ha messo in primo piano la differenza delle identità soggettive su un piano di accettazione reciproca.
Ci sono stati i giocatori, l’arbitro (2), il tavolo della giuria e il pubblico, come libera espressione di una condizione semantica che di fronte a uno scontro impari ha definito un vincitore e uno sconfitto (40 a 12 il punteggio finale in favore dei giganti)
Contrapponendosi per paradosso alla retorica del politically correct, il progetto
“3vs3 – Giganti contro Nani”
ha portato e porta, attraverso un corto circuito culturale e sociale, a un’esperienza diretta e intensa che ha spinto e spinge lo spettatore all’empatia, alla riflessione profonda e al cambiamento duraturo di prospettiva, nei confronti sia di una squadra che dell’altra.
E negli atleti pone la difficile accettazione della propria condizione di vittime o carnefici.
I
a cura di Aronne Pleuteri ha avuto luogo nel Chiosco dei Frati all'Accademia di Belle Arti di Brera.
realizzata con il patrocinio dell’Organizzazione Di Volontariato A.I.S.A.C ODV (associazione per l’informazione e lo studio della acondroplasia), dell’Accademia di Belle Arti di Brera e il supporto tecnico di Decathlon è stato un regolare incontro di basket 3vs3 sui 12 minuti effettivi, con una altezza canestro ridefinita a piacere dalle squadre contendenti ad una altezza identica per entrambe le squadre al fine di non creare favoritismi, che ha visto contrapposte una squadra di “giganti” (gente molto alta, giocatori attorno ai due metri di altezza), e una di “nani”, atleti e membri dell’associazione A.I.S.A.C.
Non si è trattato di una messa in scena, di una rappresentazione, che avrebbe alimentato lo stereotipo e lo stigma di preconcetti legati ai tipi fisici dei contendenti.
Si è trattato anzi del suo opposto, di una presenza fisica, di uno svelamento dei corpi che, inevitabilmente, ha messo in primo piano la differenza delle identità soggettive su un piano di accettazione reciproca.
Ci sono stati i giocatori, l’arbitro (2), il tavolo della giuria e il pubblico, come libera espressione di una condizione semantica che di fronte a uno scontro impari ha definito un vincitore e uno sconfitto (40 a 12 il punteggio finale in favore dei giganti)
Contrapponendosi per paradosso alla retorica del politically correct, il progetto
“3vs3 – Giganti contro Nani”
ha portato e porta, attraverso un corto circuito culturale e sociale, a un’esperienza diretta e intensa che ha spinto e spinge lo spettatore all’empatia, alla riflessione profonda e al cambiamento duraturo di prospettiva, nei confronti sia di una squadra che dell’altra.
E negli atleti pone la difficile accettazione della propria condizione di vittime o carnefici.
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