opera
‘a capuzzella co’ chiuove ‘n capa
categoria | Scultura |
soggetto | Figura umana |
tags | corpi, volti, napoli |
base | 10 cm |
altezza | 21 cm |
profondità | 10 cm |
anno | 2024 |
''a capuzzella co' chiuove 'n capa - serie: Napoli -
(mattone rosso forato, portalampada in alluminio, quadrato di legno, chiodo, calco dentale. ) - pezzo unico
L a mia Napoli, che meraviglia, da sempre avvolta dalle energie della natura: 'a muntagna generatrice, 'o mare che canta e suona, 'o ffuoco sott'e' piere. E poi l'aldilà, il mistero che spaventa ma al quale si chiede aiuto. Il culto delle anime (pezzentelle e no) è antico come la notte dei tempi. In ogni luogo della terra il regno dei vivi (si fa per dire) ha rivolto uno sguardo attento al regno dei morti ma a Napoli la cosa è diventata un culto non estinguibile, direi eterno. Ebbene, da adesso anche io ho la mia capuzzella da curare e alla quale chiedere qualche cosa che i vivi non possono dare. Ho trovato questa cosa che sembrava un pezzo di mattone forato rosso mezza seppellita dalla sabbia di Baia, altro luogo ricco di storie del sottosuolo e magia ma ho dovuto aspettare un po' di tempo prima che si riprendesse e mi parlasse. Ho fatto quello che mi ha chiesto, l'ho sistemata su un piccolo piedistallo dedicato e le ho restituito il suo chiodo fisso. Un'ossessione che neanche la morte ha potuto cancellare, che mi è stata rivelata dalla capuzzella e che mai e poi mai svelerò. Il mio è un patto di sangue con il regno dei diversamente vivi. Io sono il custode.
“'a capuzzella è un'opera meravigliosa.
Mi ha lasciato senza parole quando l'ho vista.
Arcaica, visionaria.
Così viva o "diversamente viva".
Una rovina, villa romana, sottosuolo, resti, buchi, ghigno.
Interruzione del tempo
Visione nell'istante infinito eterno.
E il chiodo
rompe precipita la visione, facendola crollare.
Il chiodo fisso. Contro la morte?
Ciò che non vuoi svelare.” A.D.V.
(mattone rosso forato, portalampada in alluminio, quadrato di legno, chiodo, calco dentale. ) - pezzo unico
L a mia Napoli, che meraviglia, da sempre avvolta dalle energie della natura: 'a muntagna generatrice, 'o mare che canta e suona, 'o ffuoco sott'e' piere. E poi l'aldilà, il mistero che spaventa ma al quale si chiede aiuto. Il culto delle anime (pezzentelle e no) è antico come la notte dei tempi. In ogni luogo della terra il regno dei vivi (si fa per dire) ha rivolto uno sguardo attento al regno dei morti ma a Napoli la cosa è diventata un culto non estinguibile, direi eterno. Ebbene, da adesso anche io ho la mia capuzzella da curare e alla quale chiedere qualche cosa che i vivi non possono dare. Ho trovato questa cosa che sembrava un pezzo di mattone forato rosso mezza seppellita dalla sabbia di Baia, altro luogo ricco di storie del sottosuolo e magia ma ho dovuto aspettare un po' di tempo prima che si riprendesse e mi parlasse. Ho fatto quello che mi ha chiesto, l'ho sistemata su un piccolo piedistallo dedicato e le ho restituito il suo chiodo fisso. Un'ossessione che neanche la morte ha potuto cancellare, che mi è stata rivelata dalla capuzzella e che mai e poi mai svelerò. Il mio è un patto di sangue con il regno dei diversamente vivi. Io sono il custode.
“'a capuzzella è un'opera meravigliosa.
Mi ha lasciato senza parole quando l'ho vista.
Arcaica, visionaria.
Così viva o "diversamente viva".
Una rovina, villa romana, sottosuolo, resti, buchi, ghigno.
Interruzione del tempo
Visione nell'istante infinito eterno.
E il chiodo
rompe precipita la visione, facendola crollare.
Il chiodo fisso. Contro la morte?
Ciò che non vuoi svelare.” A.D.V.