opera
Scelta
categoria | Pittura |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana |
tags | STUPRO, PROSTITUZIONE , VIOLENZA, RISPETTO, DONNA, CORPO, DOLORE |
base | 100 cm |
altezza | 100 cm |
profondità | 4 cm |
anno | 2016 |
Olio su tela
“La donna, al pari dell’uomo, è il proprio corpo, ma il suo corpo è una cosa diversa rispetto a lei”.
Simone de Beauvoir - “Il secondo sesso”
“Choice”(scelta) intende porsi nel retroscena di una pratica che spesso non ha niente a che vedere con la reale possibilità di una libera scelta, quale è l’universo dell’abuso e del traffico sessuale. Spesso è credenza tristemente comune che alla base dell’attività esista quasi sempre un qualche tipo di consensualità da parte della donna, ma nella gran parte dei casi non è così. Le storie che silenziosamente ci raccontano queste ragazze sono il frutto di inganni, minacce, torture, rituali magici e veri e propri racconti dell’orrore.
Il dipinto si focalizza sulla sensazione di sporcizia, rassegnazione e annullamento che il più delle volte viene provata dalle vittime di stupro. La donna, infatti, appare a malapena abbozzata, come fosse stata consumata dalla presenza nitida e concreta degli insetti infestanti, i quali, divenendo più reali del corpo di lei, finiscono per appropriarsi completamente della sua immagine.
“La donna, al pari dell’uomo, è il proprio corpo, ma il suo corpo è una cosa diversa rispetto a lei”.
Simone de Beauvoir - “Il secondo sesso”
“Choice”(scelta) intende porsi nel retroscena di una pratica che spesso non ha niente a che vedere con la reale possibilità di una libera scelta, quale è l’universo dell’abuso e del traffico sessuale. Spesso è credenza tristemente comune che alla base dell’attività esista quasi sempre un qualche tipo di consensualità da parte della donna, ma nella gran parte dei casi non è così. Le storie che silenziosamente ci raccontano queste ragazze sono il frutto di inganni, minacce, torture, rituali magici e veri e propri racconti dell’orrore.
Il dipinto si focalizza sulla sensazione di sporcizia, rassegnazione e annullamento che il più delle volte viene provata dalle vittime di stupro. La donna, infatti, appare a malapena abbozzata, come fosse stata consumata dalla presenza nitida e concreta degli insetti infestanti, i quali, divenendo più reali del corpo di lei, finiscono per appropriarsi completamente della sua immagine.