opera
Cubo cinetico 2
categoria | Scultura |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 60 cm |
altezza | 60 cm |
profondità | 60 cm |
anno | 2017 |
Plexiglass trasparente verniciato e tagliato a laser.
Questo concetto di Arte cinetica , nasce da una ricerca su superfici trasparenti.
Immaginando una figura minimale: il cubo , ho ipotizzato di scomporlo in maniera regolare e geometrica, suddividendo il suo interno in altri cubi più piccoli, questa suddivisione è stata ottenuta dall'incastro di lame in plexiglass trasparente, l'incrocio perpendicolare di queste lame, disegna linee e piani all'interno del cubo stesso, creando nel mio immaginario una serie di pixel tridimensionali.
Ho così deciso di sfruttare la materia come superficie per creare un'altra forma: una stella.
La percezione visiva della sfera avviene con l'incastro di dischi rossi verniciati sul plexiglass, l'occhio vede una figura che in realtà non esiste, o meglio sembra essere tridimensionale quando in realtà non lo è.
Osservando l'opera attraverso i fori creati dall'incastro delle lame, la visibilità della sfera è quasi inesistente, questa prende vita solo con il movimento (dell'artista o spettatore), i dischi rossi si sovrappongono e riflettono all'interno del cubo sfruttando la geometria della scomposizione di questo.
Si ha così la percezione di una stella rossa quasi “ melmosa”, in continuo movimento ed evoluzione, la figura di questa si crea ed annulla all'interno del cubo, illudendo lo spettatore e trasportandolo con l'immaginazione all'interno dell'opera stessa.
Questo concetto di Arte cinetica , nasce da una ricerca su superfici trasparenti.
Immaginando una figura minimale: il cubo , ho ipotizzato di scomporlo in maniera regolare e geometrica, suddividendo il suo interno in altri cubi più piccoli, questa suddivisione è stata ottenuta dall'incastro di lame in plexiglass trasparente, l'incrocio perpendicolare di queste lame, disegna linee e piani all'interno del cubo stesso, creando nel mio immaginario una serie di pixel tridimensionali.
Ho così deciso di sfruttare la materia come superficie per creare un'altra forma: una stella.
La percezione visiva della sfera avviene con l'incastro di dischi rossi verniciati sul plexiglass, l'occhio vede una figura che in realtà non esiste, o meglio sembra essere tridimensionale quando in realtà non lo è.
Osservando l'opera attraverso i fori creati dall'incastro delle lame, la visibilità della sfera è quasi inesistente, questa prende vita solo con il movimento (dell'artista o spettatore), i dischi rossi si sovrappongono e riflettono all'interno del cubo sfruttando la geometria della scomposizione di questo.
Si ha così la percezione di una stella rossa quasi “ melmosa”, in continuo movimento ed evoluzione, la figura di questa si crea ed annulla all'interno del cubo, illudendo lo spettatore e trasportandolo con l'immaginazione all'interno dell'opera stessa.