Cuore Celibe

opera
Cuore Celibe
Cuore Celibe
categoria Digital art
soggetto Natura, Figura umana, Astratto, Animale
tags particles, digitalart, heart
base 10 cm
altezza 10 cm
profondità 10 cm
anno 2024
https://simonemartinotta.com/cuore-celibe/

Concept:
Il concetto di “macchina celibe”1, profondamente connesso con la nozione di senso e di mera utilità pratica dell’oggetto in questione, identifica un sistema oppure un apparato in grado di funzionare in totale autonomia, bensì caratterizzato da una afinalità che lo rende di conseguenza inutile se collocato all’interno dell’odierna era della Tecnica.
In un contesto caratterizzato da una sempre più competitiva produttività industriale, la macchina celibe si identifica dunque in una spiccata parodia di una realtà altamente razionale quale quella moderna, ponendo di conseguenza in discussione il ruolo assunto dall’Arte in relazione alla meccanizzazione di un Mondo il quale, giorno dopo giorno, assume le sembianze di un complesso insieme di ingranaggi che stridono continuamente e sempre più intensamente tra loro.

Sinossi:
All’interno di una tal dimensione caratterizzata da un insieme di meccanismi che operano simultaneamente, Cuore Celibe si identifica come la traduzione dell’esperienza dell’esistenza umana la quale, oramai messa in discussione dalle macchine imperanti, manifesta la sua inutilità da un punto di vista meramente pratico.
Paradossalmente, sulle orme del concetto di “macchina celibe”, lo stesso corpo umano, inteso come somma di apparati dotati di una precisa funzione specifica, tramuta in una macchina afinalistica se alla nozione stessa di “vita” (conferitagli dal funzionamento dei singoli organi) non risulta possibile accostare una nozione oggettiva di “senso”.
É proprio così che l’Uomo inserito nella moderna società occidentale e resosi conto della dimensione di nonsenso della sua esistenza, cerca di conferire un’identità alla propria persona mediante un’impalcatura artificiale che ne sostenga le basi prima dell’implosione del Tutto indotta dalla morte.
All’interno dell’opera in questione il fruitore, in qualità di unico individuo in grado di conferire un senso alla propria esistenza, si interfaccia con una alquanto dettagliata riproduzione scientifica di un cuore, riconosciuto in maniera univoca come simbolo di vita. Così facendo, attraverso un apparentemente banale gesto, egli si rende dominatore del ritmo del suo battito mediante l’interazione con un controller MIDI il quale, oltre ad indurre una variazione significativa della componente da un punto di vista puramente grafico, permette allo spettatore di determinare la cadenza e la forma del proprio battito, individuando di conseguenza il singolare percorso di vita che lo caratterizzerà.

1 L’idea di “macchina celibe” è stata introdotta dall'artista francese Marcel Duchamp (cfr. La Mariée mise à nu par ses célibataires, même, conosciuta come Il Grande Vetro, 1915-1923) al fine di identificare un tipo di macchina immaginaria o simbolica, spesso rappresentata in forma di opera d'arte, che appare meccanica ma non ha una funzione pratica concreta, rimanendo quindi "celibe" (inutilizzata o non produttiva in senso convenzionale).
artista
Simone Martinotta
Digital artist, Artista, Milano
Foto del Profilo
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