opera
Divenire III
categoria | Grafica |
soggetto | Astratto |
tags | texture, abstract, pattern |
base | 70 cm |
altezza | 100 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2020 |
1/1, inchiostro su carta
Il progetto proposto, "Divenire. La materialità dell'essere nello spazio artistico contemporaneo", è composto da tre fasi distinte atte a identificare un percorso "in divenire" che ha determinato oltre ad una crescita personale psicologica anche e soprattutto una mutazione del prodotto artistico, attraverso un atto di trasformazione che coglie insieme passato, presente e futuro e che non pone più l'essere, in quanto tale, come un obiettivo da raggiungere ma definisce lo stesso come "entità" in continua metamorfosi. L'opera in oggetto rientra nella prima delle tre fasi: "Ri-modulare l'immateriale: un inconscio desiderio di evasione. L'impulso alla "messa in forma" e l'apertura dell'Io all'Altro". E' stato il tentativo di indagare inconsci impulsi, dettati da una psiche condizionata, che cercavano di manifestarsi in ambito artistico, attraverso l'esperienza dell'"Horror Vacui", tramite la reiterazione di gesti modulari e ripetuti, quasi ad esorcizzare i comportamenti compulsivi che condizionano la quotidianità. Questa azione ha innescato inevitabili relazioni con lo spazio, le quali sono state motivo di uno studio psicologico e filosofico che ha portato alla rivalutazione dello spazio stesso come elemento di composizione fra vuoto e pieno e, conseguentemente, della fine di una fase non come la conclusione di qualcosa, bensì come l'inizio di qualcosa di "altro".
Il progetto proposto, "Divenire. La materialità dell'essere nello spazio artistico contemporaneo", è composto da tre fasi distinte atte a identificare un percorso "in divenire" che ha determinato oltre ad una crescita personale psicologica anche e soprattutto una mutazione del prodotto artistico, attraverso un atto di trasformazione che coglie insieme passato, presente e futuro e che non pone più l'essere, in quanto tale, come un obiettivo da raggiungere ma definisce lo stesso come "entità" in continua metamorfosi. L'opera in oggetto rientra nella prima delle tre fasi: "Ri-modulare l'immateriale: un inconscio desiderio di evasione. L'impulso alla "messa in forma" e l'apertura dell'Io all'Altro". E' stato il tentativo di indagare inconsci impulsi, dettati da una psiche condizionata, che cercavano di manifestarsi in ambito artistico, attraverso l'esperienza dell'"Horror Vacui", tramite la reiterazione di gesti modulari e ripetuti, quasi ad esorcizzare i comportamenti compulsivi che condizionano la quotidianità. Questa azione ha innescato inevitabili relazioni con lo spazio, le quali sono state motivo di uno studio psicologico e filosofico che ha portato alla rivalutazione dello spazio stesso come elemento di composizione fra vuoto e pieno e, conseguentemente, della fine di una fase non come la conclusione di qualcosa, bensì come l'inizio di qualcosa di "altro".