opera
Du insuloj
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale |
base | 103 cm |
altezza | 51 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2023 |
6 fogli con filigrana, carta fatta a mano in fibra Hanji (coreana),
Appropriazioni del mito, re-interpretazioni, re-visioni.
Guardarsi indietro con nuovi occhi, penetrare un testo antico per condurlo verso una nuova direzione critica.
Ci sono due isole almeno, afferma la Atwood nel 1974 in Circe/fango, contro/Odissea antieroica. Un’esortazione a liberarsi dalle narrazioni precostituite, per immaginare un’altra isola, un’altra Eea, in cui l’umanità femminile e maschile possa essere indirizzata verso nuovi paesaggi, nuovi ruoli e nuove condivisioni.
Sei fogli in carta fatta a mano riportano in filigrana le parole della ventiquattresima parte del poema.
Il titolo "Due isole" in esperanto fa riferimento alla etimologia della parola che vuol dire "sperare".
Appropriazioni del mito, re-interpretazioni, re-visioni.
Guardarsi indietro con nuovi occhi, penetrare un testo antico per condurlo verso una nuova direzione critica.
Ci sono due isole almeno, afferma la Atwood nel 1974 in Circe/fango, contro/Odissea antieroica. Un’esortazione a liberarsi dalle narrazioni precostituite, per immaginare un’altra isola, un’altra Eea, in cui l’umanità femminile e maschile possa essere indirizzata verso nuovi paesaggi, nuovi ruoli e nuove condivisioni.
Sei fogli in carta fatta a mano riportano in filigrana le parole della ventiquattresima parte del poema.
Il titolo "Due isole" in esperanto fa riferimento alla etimologia della parola che vuol dire "sperare".