opera
E sotto la superficie?
categoria | Installazione |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | |
base | 100 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 100 cm |
anno | 2011 |
L’opera ci interroga sulla possibilità di rappresentazione del processo creativo, quell’atto mentale che precede e concorre alla realizzazione materiale dell’opera d’arte, senza il quale essa non esisterebbe. Come può l’artista mostrare, condividere il processo creativo (sempre differente), se dal momento in cui si accinge a farlo ne crea di conseguenza uno ulteriore?
La creazione non si intende solo come atto pratico, al fine di costituire materialmente un’opera, ma creazione significa agire su dimensioni e processi non tangibili, che accadono nella nostra mente grazie a fenomeni di ordine quantistico, fisico, chimico e bioelettrico .
Questa duplice natura dell’opera d’arte porta con se la sua indeterminazione, ed è come se una parte escludesse parzialmente l'altra. L’atto creativo, spesso automatismo psichico, agisce su scala microscopica, pur derivando da fenomeni fisici e chimici è intangibile, indeterminato, prevede il tempo della sincronicità, può osservare le leggi del caso, è pura energia. È la stessa situazione che si verifica in fisica con l’atomo e le particelle subatomiche: essi non si mostrano in sè per sé, i loro effetti e le loro tracce invece si. D’altro canto l’opera d’arte, è materialmente presente con la sua superficie, la sua fisicità è appunto solo una testimonianza di questo processo, ma non ce lo mostra interamente, possiamo percepire solo la traccia di un’attività che si è conclusa all’atto della realizzazione materiale dell’opera stessa.
L’installazione ci mostra il tentativo di indagare razionalmente questi processi creandone di conseguenza un’emulazione: i suoni prodotti in maniera casuale dall’osservatore camminando sulle pedane interattive, sono come gli stimoli che il cervello riceve dall’ambiente circostante, l’acqua nella vasca di plexiglass, con le sue connessioni, simula l’attività della rete neurale, dei due emisferi, sfruttando il principio della risonanza del suono, ma ciò non ci dice molto, " E sotto la superficie?" Dell’acqua e dell’opera? Ci sono processi indeterminabili logicamente. L’immagine fotografica che ne deriva? "L’immagine è superficiale", sia perchè non ci mostra l’intero processo,(ma solo una porzione di esso) sia perché si riferisce alla superficie dell’acqua e non a ciò che avviene al suo interno.
La domanda rimane aperta: come avviene il processo creativo? quale impulso porta l’artista ad indagare un dato argomento? o meglio nel nostro caso, che cosa ha rivolto l’ attenzione della mia ricerca su questo tema?
Installazione interattiva, luce, acqua, speaker suono, pedana interattiva, computer
La creazione non si intende solo come atto pratico, al fine di costituire materialmente un’opera, ma creazione significa agire su dimensioni e processi non tangibili, che accadono nella nostra mente grazie a fenomeni di ordine quantistico, fisico, chimico e bioelettrico .
Questa duplice natura dell’opera d’arte porta con se la sua indeterminazione, ed è come se una parte escludesse parzialmente l'altra. L’atto creativo, spesso automatismo psichico, agisce su scala microscopica, pur derivando da fenomeni fisici e chimici è intangibile, indeterminato, prevede il tempo della sincronicità, può osservare le leggi del caso, è pura energia. È la stessa situazione che si verifica in fisica con l’atomo e le particelle subatomiche: essi non si mostrano in sè per sé, i loro effetti e le loro tracce invece si. D’altro canto l’opera d’arte, è materialmente presente con la sua superficie, la sua fisicità è appunto solo una testimonianza di questo processo, ma non ce lo mostra interamente, possiamo percepire solo la traccia di un’attività che si è conclusa all’atto della realizzazione materiale dell’opera stessa.
L’installazione ci mostra il tentativo di indagare razionalmente questi processi creandone di conseguenza un’emulazione: i suoni prodotti in maniera casuale dall’osservatore camminando sulle pedane interattive, sono come gli stimoli che il cervello riceve dall’ambiente circostante, l’acqua nella vasca di plexiglass, con le sue connessioni, simula l’attività della rete neurale, dei due emisferi, sfruttando il principio della risonanza del suono, ma ciò non ci dice molto, " E sotto la superficie?" Dell’acqua e dell’opera? Ci sono processi indeterminabili logicamente. L’immagine fotografica che ne deriva? "L’immagine è superficiale", sia perchè non ci mostra l’intero processo,(ma solo una porzione di esso) sia perché si riferisce alla superficie dell’acqua e non a ciò che avviene al suo interno.
La domanda rimane aperta: come avviene il processo creativo? quale impulso porta l’artista ad indagare un dato argomento? o meglio nel nostro caso, che cosa ha rivolto l’ attenzione della mia ricerca su questo tema?
Installazione interattiva, luce, acqua, speaker suono, pedana interattiva, computer