opera
Emma B-polar
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | |
base | 300 cm |
altezza | 200 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2019 |
La “B-Polar” è un plotter polare noto anche come polargraph o Kritzler; si tratta di un plotter che utilizza coordinate bipolari per produrre disegni vettoriali utilizzando una penna sospesa da stringhe collegate a due pulegge nella parte superiore della superficie di stampa. Ciò gli conferisce due gradi di libertà e gli consente di ridimensionare disegni abbastanza grandi semplicemente spostando i motori più lontano e utilizzando stringhe più lunghe. Alcuni plotter polari integreranno un meccanismo di sollevamento per la penna che consente di interrompere le linee durante il disegno.
Nel 1909 Emma Hauck polacca, 30 anni, moglie di Mark e madre di due figli, viene ricoverata nell’ospedale psichiatrico dell’Università di Heidelberg con la diagnosi di schizofrenia. Un apparente miglioramento delle condizioni psicofisiche induce i medici a dimetterla dopo un mese. Nelle settimane successive però le sue condizioni peggiorano e i medici classificano la sua malattia come “terminale” escludendone per sempre l’opzione riabilitativa. Emma viene internata nella struttuta di Wiesloch dove passerà i restanti 11 anni della sua vita.
Di questo internamento resta a testimonianza una straziante collezione di lettere disperate tutte rivolte al marito assente Mark. Le frasi riempiono completamente il foglio; le parole si sovrappongono ossessivamente riducendo ogni respiro fino a creare una texture di difficile lettura.
In alcune lettere è possibile decifrare la ripetizione delle parole “Komm, komm, komm” (“vieni, vieni, vieni”) e brevi frasi “Herzensschatzi komm” (“Amore, vieni”) Queste lettere oscure e struggenti non verranno mai spedite.
Nel 1909 Emma Hauck polacca, 30 anni, moglie di Mark e madre di due figli, viene ricoverata nell’ospedale psichiatrico dell’Università di Heidelberg con la diagnosi di schizofrenia. Un apparente miglioramento delle condizioni psicofisiche induce i medici a dimetterla dopo un mese. Nelle settimane successive però le sue condizioni peggiorano e i medici classificano la sua malattia come “terminale” escludendone per sempre l’opzione riabilitativa. Emma viene internata nella struttuta di Wiesloch dove passerà i restanti 11 anni della sua vita.
Di questo internamento resta a testimonianza una straziante collezione di lettere disperate tutte rivolte al marito assente Mark. Le frasi riempiono completamente il foglio; le parole si sovrappongono ossessivamente riducendo ogni respiro fino a creare una texture di difficile lettura.
In alcune lettere è possibile decifrare la ripetizione delle parole “Komm, komm, komm” (“vieni, vieni, vieni”) e brevi frasi “Herzensschatzi komm” (“Amore, vieni”) Queste lettere oscure e struggenti non verranno mai spedite.