opera
Eudossia
categoria | Pittura |
soggetto | Architettura |
tags | tappeto , Italo Calvino, Le città invisibili, architettura, dualità, mappa |
base | 60 cm |
altezza | 80 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2023 |
"Eudossia", acrilico su tela, 60 cm x 80 cm, anno 2023, opera unica, vuole raccontare la storia della città e del tappeto in cui si contempla la sua vera forma. La città che è in realtà una doppia città, quella in alto, con le sue tinte dorate e ambrate, e quella in basso, dove predominano tonalità di bianco e grigio, separate eppure intrinsecamente connesse. I profondi blu dello sfondo vogliono evocare la distanza e il mistero e suggerire che la vera Eduossia non può mai essere pienamente compresa o raggiunta, se non attraverso la sua rappresentazione. Gli edifici in bianco e grigio emergono come spettri di una città una volta grande, mentre le figure umane, ombre nere e senza volto, vagano in mezzo a loro, simbolo di abitanti persi tra le pieghe del tempo e della storia. L'elemento d'oro, un sole quadrato, quasi una luce divina o un'aura sacra, allude all'altra Eduossia, la città ideale e immaginata, dove “ognuno può trovare nascosta tra gli arabeschi una risposta, il racconto della sua vita, le svolte del destino”. Anche in questa opera emerge la dualità di molte delle città invisibili. Con le parole dell’oracolo narrate da Calvino: “Uno dei due oggetti, - fu il responso, - ha la forma che gli dei diedero al cielo stellato e alle orbite su cui ruotano i mondi; l'altro ne è un approssimativo riflesso, come ogni opera umana”.