opera
Familiar pics: family on board, portrait #2
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana |
tags | violenza, prigionieri, normatività, ricamo, immagine d'archivio, giocattoli, produttività, capitalismo, guerra, scultura |
base | 39 cm |
altezza | 33 cm |
profondità | 6 cm |
anno | 2021 |
Ricamo di cotone su immagine trovata, passepartout, vetro, cornice in legno, supporti di plastica per candeline di compleanno, creta, DAS, machinina giocattolo, gusci d’ostrica, pigmenti, resina atossica.
La figura stilizzata di una faccia infantile presa dai componenti di una famiglia stereotipata degli adesivi per auto family on board censura e sostituisce il prigioniero della foto. Il ricamo si appropria dell’immagine trovata, attivando un gioco di rimbalzi tra vicinanza e alterità, distanza e prossimità.
L'infanzia, utopico momento ancora privo di omologazione, metafora dell'anti-produttività in contrasto con l'età adulta, è rappresentata prigioniera della violenza.
L'opera è parte della serie Familiar pics.
L’archivio alla base del progetto Familiar pics è composto di immagini, video, pubblicità, tutorial, istruzioni d’uso, loghi, immagini storiche d’archivio. La rielaborazione continua di questi materiali eterogenei vuole analizzare il ruolo delle immagini nella narrazione culturale, nella normatività estetica e categoriale dell’individuo all’interno di una società, nello sfruttamento da parte dei media dell’emozionalità.
Le cornici si trasformano in corpi ibridi, nel quale si raddensano elementi quotidiani, memorie, scarti, residui di forme di vita animale e vegetale.
La figura stilizzata di una faccia infantile presa dai componenti di una famiglia stereotipata degli adesivi per auto family on board censura e sostituisce il prigioniero della foto. Il ricamo si appropria dell’immagine trovata, attivando un gioco di rimbalzi tra vicinanza e alterità, distanza e prossimità.
L'infanzia, utopico momento ancora privo di omologazione, metafora dell'anti-produttività in contrasto con l'età adulta, è rappresentata prigioniera della violenza.
L'opera è parte della serie Familiar pics.
L’archivio alla base del progetto Familiar pics è composto di immagini, video, pubblicità, tutorial, istruzioni d’uso, loghi, immagini storiche d’archivio. La rielaborazione continua di questi materiali eterogenei vuole analizzare il ruolo delle immagini nella narrazione culturale, nella normatività estetica e categoriale dell’individuo all’interno di una società, nello sfruttamento da parte dei media dell’emozionalità.
Le cornici si trasformano in corpi ibridi, nel quale si raddensano elementi quotidiani, memorie, scarti, residui di forme di vita animale e vegetale.