opera
Forma Sensibile
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 280 cm |
altezza | 160 cm |
profondità | 150 cm |
anno | 2017 |
Ceramica raku, rete metallica e rame
In questo lavoro è costante il dialogo tra materia e immateriale, tra ciò che percepiamo con i nostri sensi e ciò che sappiamo esistere senza vederlo.
Forma Sensibile nasce da una sfida con la materia: l'artista ha voluto alleggerire la ceramica attraverso la sublimazione alchemica, in modo da rimandarla alla forma che nell'opera Senza titolo del 2016 appare lieve e trasparente.
Con questo intento ha frammentato la figura in forme più piccole, in perle, per poi intrecciarle tra di loro in una rete metallica.
Questa composizione evoca degli alveari d’insetti, la natura e il suo lavorio, che cela al tempo stesso un’illusione tangibile. Nonostante sia facile avvolgere con l’occhio gli spazi tra la rete e le perle, l’opera è in realtà simbolo di pesantezza, presentandosi come materia densa sospesa.
Sta allo spettatore decidere se focalizzassi sulla presenza della materia o sull’assenza di essa, libero di muoversi tra il palpabile e l’impalpabile
In questo lavoro è costante il dialogo tra materia e immateriale, tra ciò che percepiamo con i nostri sensi e ciò che sappiamo esistere senza vederlo.
Forma Sensibile nasce da una sfida con la materia: l'artista ha voluto alleggerire la ceramica attraverso la sublimazione alchemica, in modo da rimandarla alla forma che nell'opera Senza titolo del 2016 appare lieve e trasparente.
Con questo intento ha frammentato la figura in forme più piccole, in perle, per poi intrecciarle tra di loro in una rete metallica.
Questa composizione evoca degli alveari d’insetti, la natura e il suo lavorio, che cela al tempo stesso un’illusione tangibile. Nonostante sia facile avvolgere con l’occhio gli spazi tra la rete e le perle, l’opera è in realtà simbolo di pesantezza, presentandosi come materia densa sospesa.
Sta allo spettatore decidere se focalizzassi sulla presenza della materia o sull’assenza di essa, libero di muoversi tra il palpabile e l’impalpabile