opera
Fragmented chairs produce fragmented thoughts
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale, Astratto |
tags | thought proces, perception, fragmented, thoughts, chairs |
base | 250 cm |
altezza | 150 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2021 |
Installazione di cinque sedie frammentate e insegna al neon. Edizione 1 + 1 P.A.
È lecito chiedersi se il significato di lavori come"Fragmented chairs produce fragmented thoughts" risieda nei gesti e nei processi che accadono nel mentre della loro esposizione o se essi siano guidati da uno schema concettuale, un esperimento, che Luli mette in scena. Per discernere l’oggetto possiamo, o forse dobbiamo - necessariamente - considerare le opere in questione il risultato di un’interazione tra idea e azione: così da poter andare oltre la semplice descrizione per comprenderne invece la portata estetica, la natura e la qualità dei processi coinvolti nell’azione.
Parimenti imperativa, Fragmented chairs produce fragmented thoughts non copia la realtà esterna, bensì ne sottolinea razionalmente le connessioni intrinseche, ovvero le dinamiche relazionali che ciascuno percepisce come significative nell’intreccio infinito e casuale che compone il reale. Rivolgendosi direttamente allo spettatore, “Riconosci che la tua sedia potrebbe essere sul punto di crollare?”, l’opera stimola un simultaneo riconoscimento dei codici verificati del reale quotidiano, e anche un ri-arrangiamento critico e personale di elementi e relazioni.
Gli spettatori, anziché pubblico, agiscono come spie che osservano oggetti condizionati da una storia privata e hanno la possibilità di scegliere di entrare nelle opere, partecipando al loro stato di concentrazione, o di andarsene. Possiamo allora leggerle come un insieme di schemi concettuali di valenza preparatoria e istruttoria diretti a successivi esperimenti behavioristici.
È lecito chiedersi se il significato di lavori come"Fragmented chairs produce fragmented thoughts" risieda nei gesti e nei processi che accadono nel mentre della loro esposizione o se essi siano guidati da uno schema concettuale, un esperimento, che Luli mette in scena. Per discernere l’oggetto possiamo, o forse dobbiamo - necessariamente - considerare le opere in questione il risultato di un’interazione tra idea e azione: così da poter andare oltre la semplice descrizione per comprenderne invece la portata estetica, la natura e la qualità dei processi coinvolti nell’azione.
Parimenti imperativa, Fragmented chairs produce fragmented thoughts non copia la realtà esterna, bensì ne sottolinea razionalmente le connessioni intrinseche, ovvero le dinamiche relazionali che ciascuno percepisce come significative nell’intreccio infinito e casuale che compone il reale. Rivolgendosi direttamente allo spettatore, “Riconosci che la tua sedia potrebbe essere sul punto di crollare?”, l’opera stimola un simultaneo riconoscimento dei codici verificati del reale quotidiano, e anche un ri-arrangiamento critico e personale di elementi e relazioni.
Gli spettatori, anziché pubblico, agiscono come spie che osservano oggetti condizionati da una storia privata e hanno la possibilità di scegliere di entrare nelle opere, partecipando al loro stato di concentrazione, o di andarsene. Possiamo allora leggerle come un insieme di schemi concettuali di valenza preparatoria e istruttoria diretti a successivi esperimenti behavioristici.