Gocce

opera
Gocce
Gocce
categoria Installazione
soggetto Natura, Figura umana
tags Glass Visualpoetry
base 3 cm
altezza 3 cm
profondità 0 cm
anno 2009
GOCCE, Installazione site-specific, tecnica mista Vetro e 500 Fototessere

La memoria è la persistenza di qualcosa del passato nel presente, pertanto l’etichetta di memoria vuole cogliere il passato che portiamo con noi, il modo in cui esso ci influenza e la modalità con cui lo trasmettiamo. Ne consegue che ogni minima traccia di passato nel presente viene definita memoria. Non si tratta ne di percezione ne di ricordo. La memoria non è considerata come una serie di rappresentazioni di eventi ed esperienze condivisi, ma come il modo in cui le tracce durevoli del passato persistono dentro di noi, in quanto trasmissione e persistenza di elementi culturali attraverso le generazioni. La memoria sociale è il mezzo con cui le informazioni vengono trasmesse tra gli individui e i gruppi da una generazione ad un altra. Gli individui trasmettono comportamenti e atteggiamenti agli altri in diversi contesti, ma soprattutto attraverso i legami emotivi e pratici, e nelle relazioni tra generazioni, cultura e continuità, in quanto elemento cruciale al recupero della memoria. Le nostre relazioni con il presente così come il passato e il futuro devono essere attribuite a “uno schema postulare che possiede e delinea una serie di posizioni e possibilità temporali”. Come suggerisce l’espressione “schema posturale”, questa serie di posizioni e possibilità temporali è una caratteristica del corpo vissuto, vale a dire che la memoria deve essere intesa come percettiva e incarnata.
Secondo Merleau-Ponty, se la memoria non è né conservazione né costruzione, allora non è nemmeno il contrario dell’oblio. “La vera memoria” si trova al crocevia tra ricordo e oblio. Tanto ricordare quanto dimenticare sono “modalità della nostra relazione obliqua con un passato che è presente per noi solo in virtù del particolare vuoto che lascia in noi”. Nella relazione tra memoria e oblio, tra memoria come costruzione e memoria come oblio, né totalmente redimibile né assoluta, un invito a non conservare le memorie fissandole nel tempo, ma a contemplarle.


L’ installazione mira a far emergere la complessità dei tessuti relazionali.
Volti simboli di loro stessi, ciascuno portatore di un valore attuale e futuro.

artista
Silvia Ileana Listorti
Artista, Milano
Foto del Profilo
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exibart prize N4
ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
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