opera
Gomitolo
categoria | Installazione |
soggetto | Architettura, Astratto, Bellezza |
tags | arte contemporanea, collage, arte concettuale, filo, parole |
base | 70 cm |
altezza | 70 cm |
profondità | 70 cm |
anno | 2025 |
GOMITOLO
Installazione
300 m di fili di carta enigmistica compilata raggomitolati
Un intreccio di 300 metri di fili di carta di cruciverba compilati, si compatta in una forma primaria e universale: il gomitolo. Simbolo di origine e continuità, contiene in sé l’idea di un tempo ciclico, di una memoria che non si interrompe ma si avvolge su sé stessa. Ogni filo è una parola, un frammento di vita che, unito agli altri, crea un corpo unico. Il gomitolo diventa così archivio genetico e collettivo, un archivio silenzioso che custodisce la continuità e la trasforma in possibilità, luogo in cui passato e futuro si intrecciano.Ogni filo, porta con sé frammenti di storie, di genealogie e di possibilità. Non è solo oggetto, ma orientamento: un filo di Arianna che ci accompagna nel labirinto dell’esistenza, ricordandoci che ogni perdita contiene già in sé la possibilità di ritrovarsi.
Il gomitolo custodisce il senso di un cammino condiviso: guida lo spettatore nello spazio, diventa traccia tangibile di continuità. È il punto d’arrivo e al tempo stesso, l’inizio di un nuovo percorso. Come una mappa interiore, invita a non smarrirsi, a riconoscere i legami invisibili che uniscono le generazioni e a ricordare che ogni filo, anche il più fragile, trova la sua direzione dentro la trama collettiva.
Installazione
300 m di fili di carta enigmistica compilata raggomitolati
Un intreccio di 300 metri di fili di carta di cruciverba compilati, si compatta in una forma primaria e universale: il gomitolo. Simbolo di origine e continuità, contiene in sé l’idea di un tempo ciclico, di una memoria che non si interrompe ma si avvolge su sé stessa. Ogni filo è una parola, un frammento di vita che, unito agli altri, crea un corpo unico. Il gomitolo diventa così archivio genetico e collettivo, un archivio silenzioso che custodisce la continuità e la trasforma in possibilità, luogo in cui passato e futuro si intrecciano.Ogni filo, porta con sé frammenti di storie, di genealogie e di possibilità. Non è solo oggetto, ma orientamento: un filo di Arianna che ci accompagna nel labirinto dell’esistenza, ricordandoci che ogni perdita contiene già in sé la possibilità di ritrovarsi.
Il gomitolo custodisce il senso di un cammino condiviso: guida lo spettatore nello spazio, diventa traccia tangibile di continuità. È il punto d’arrivo e al tempo stesso, l’inizio di un nuovo percorso. Come una mappa interiore, invita a non smarrirsi, a riconoscere i legami invisibili che uniscono le generazioni e a ricordare che ogni filo, anche il più fragile, trova la sua direzione dentro la trama collettiva.