opera
HUMAN INSTALLATION XX: DAVIDE E GOLIA
categoria | Performance |
soggetto | Figura umana |
tags | SOCIAL, Luigi Leonardi, kyrahm, camorra |
minuti | 44 |
secondi | 58 |
anno | 2019 |
HUMAN INSTALLATION XX
DAVIDE E GOLIA
Performance Art e Film
un progetto scritto e diretto da KYRAHM
Pos. Siae: 282623
con la partecipazione straordinaria del testimone di giustizia Luigi Leonardi
e con Enrico Pietrangeli, Giovanna Lacedra, Fulvia Patrizia Olivieri, Kyrahm
video: Kyrahm, Julia Pietrangeli, Roberto De Amicis, Luca Torzolini John Paglia
Assistente: Gianluca Bagliani
Musiche IMOK, Fabio Mariani
Grazie a:
Xtralab del prof. Rino Squillante ed i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Art Performing Festival a cura di Gianni Nappa
Università di Rostock, Andrea Zittlau
See/Me, New York
. MACRO ASILO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma
via Nizza 139
Dal 12 al 30 Marzo 2019
Dal 12 al 30 marzo 2019 ho abitato al MACRO Asilo per una idea che aveva (ed ha ancora) l’intenzione di dare voce a chi sta lottando contro le mafie.
Il mio nome d’arte è Kyrahm e mi occupo di Performance Art e Cinema da quasi 20 anni (ne ho 39) e con il progetto Human Installations, creato insieme a Julia Pietrangeli, affrontiamo spesso argomenti di tipo sociale come migrazioni, carcere, diritti umani, violenza contro le donne.
Entrai in connessione con Luigi Leonardi attraverso i social, la sua storia fatta di coraggio e dignità rimbalzava sul web: un uomo che aveva detto “no” alla camorra e per questo viveva con i guardaspalle, un imprenditore che, strozzato dal pizzo, aveva deciso di opporsi alla criminalità organizzata e di affidarsi alla giustizia ed alla legalità. Mi colpì il suo sorriso nonostante tutto, il suo desiderio di far conoscere la sua esperienza alle giovani generazioni, la sua lotta quotidiana contro cavilli burocratici di uno Stato non sempre presente. Dopo diversi mesi fatti di scambi virtuali, decidemmo di incontrarci in una piazza di Roma. Parlammo tutto il pomeriggio del progetto: una performance con lui protagonista, dove avrebbe raccontato la sua storia e distrutto il muro di omertà e silenzio che impedisce al mondo di afferrare la bilancia della Giustizia. Autore del libro “La Paura non perdona, una vita sotto scorta tra Stato e camorra”, Luigi in quel giorno di giugno con me al Pantheon non era solo: avevo individuato poco distante da noi due uomini armati che ci osservavano vigili perché le sue scelte fatte di rettitudine e verità l’avevano condannato ad “un serio ed imminente pericolo di vita” come dichiarato dalle carte degli innumerevoli processi a cui sta prendendo parte da tanti anni e che hanno portato all’arresto di almeno 80 persone legate alla malavita.
in foto: una intervista di Kyrahm a Luigi Leonardi, annuncio dello sciopero della fame
Non sarebbe stato semplice presentare un lavoro come questo: sia per le responsabilità ad esso annesse che per la tematica considerata dalla maggior parte degli addetti ai lavori “scomoda”.
Nel corso dei mesi intervistai altri Testimoni di Giustizia tra Sicilia, Calabria e Campania tra cui Davide Ventura, un giovane imprenditore siciliano con una storia simile a quella di Leonardi. Nel corso dei mesi mi scrissero molte persone che avevano deciso di denunciare, desiderose di raccontarmi la loro vicenda: non solo per una intervista (oltre che artista sono anche giornalista), ma anche solo per parlare, sfogarsi, non sentirsi soli. Una delle costanti che ho spesso ritrovato è la paura di non farcela, in alcuni casi queste persone si sono sentite letteralmente abbandonate dallo Stato. Molti di loro hanno deciso di nascondersi, scomparire per il terrore di essere scovati dalla mafia, mentre Luigi ha scelto la strada della visibilità, dell’esposizione mediatica e pubblica fatta anche di incontri con le scuole, dibattiti, partecipazione agli eventi.
Seguii Leonardi anche in occasione dello sciopero della fame che intraprese sotto il Viminale a novembre. Filmati che sono stati proiettati al “MACRO Asilo” durante i giorni di preparazione ed il pubblico ha potuto conoscere uno spaccato esistenziale di questi “angeli della legalità”
DAVIDE E GOLIA
Performance Art e Film
un progetto scritto e diretto da KYRAHM
Pos. Siae: 282623
con la partecipazione straordinaria del testimone di giustizia Luigi Leonardi
e con Enrico Pietrangeli, Giovanna Lacedra, Fulvia Patrizia Olivieri, Kyrahm
video: Kyrahm, Julia Pietrangeli, Roberto De Amicis, Luca Torzolini John Paglia
Assistente: Gianluca Bagliani
Musiche IMOK, Fabio Mariani
Grazie a:
Xtralab del prof. Rino Squillante ed i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Art Performing Festival a cura di Gianni Nappa
Università di Rostock, Andrea Zittlau
See/Me, New York
. MACRO ASILO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma
via Nizza 139
Dal 12 al 30 Marzo 2019
Dal 12 al 30 marzo 2019 ho abitato al MACRO Asilo per una idea che aveva (ed ha ancora) l’intenzione di dare voce a chi sta lottando contro le mafie.
Il mio nome d’arte è Kyrahm e mi occupo di Performance Art e Cinema da quasi 20 anni (ne ho 39) e con il progetto Human Installations, creato insieme a Julia Pietrangeli, affrontiamo spesso argomenti di tipo sociale come migrazioni, carcere, diritti umani, violenza contro le donne.
Entrai in connessione con Luigi Leonardi attraverso i social, la sua storia fatta di coraggio e dignità rimbalzava sul web: un uomo che aveva detto “no” alla camorra e per questo viveva con i guardaspalle, un imprenditore che, strozzato dal pizzo, aveva deciso di opporsi alla criminalità organizzata e di affidarsi alla giustizia ed alla legalità. Mi colpì il suo sorriso nonostante tutto, il suo desiderio di far conoscere la sua esperienza alle giovani generazioni, la sua lotta quotidiana contro cavilli burocratici di uno Stato non sempre presente. Dopo diversi mesi fatti di scambi virtuali, decidemmo di incontrarci in una piazza di Roma. Parlammo tutto il pomeriggio del progetto: una performance con lui protagonista, dove avrebbe raccontato la sua storia e distrutto il muro di omertà e silenzio che impedisce al mondo di afferrare la bilancia della Giustizia. Autore del libro “La Paura non perdona, una vita sotto scorta tra Stato e camorra”, Luigi in quel giorno di giugno con me al Pantheon non era solo: avevo individuato poco distante da noi due uomini armati che ci osservavano vigili perché le sue scelte fatte di rettitudine e verità l’avevano condannato ad “un serio ed imminente pericolo di vita” come dichiarato dalle carte degli innumerevoli processi a cui sta prendendo parte da tanti anni e che hanno portato all’arresto di almeno 80 persone legate alla malavita.
in foto: una intervista di Kyrahm a Luigi Leonardi, annuncio dello sciopero della fame
Non sarebbe stato semplice presentare un lavoro come questo: sia per le responsabilità ad esso annesse che per la tematica considerata dalla maggior parte degli addetti ai lavori “scomoda”.
Nel corso dei mesi intervistai altri Testimoni di Giustizia tra Sicilia, Calabria e Campania tra cui Davide Ventura, un giovane imprenditore siciliano con una storia simile a quella di Leonardi. Nel corso dei mesi mi scrissero molte persone che avevano deciso di denunciare, desiderose di raccontarmi la loro vicenda: non solo per una intervista (oltre che artista sono anche giornalista), ma anche solo per parlare, sfogarsi, non sentirsi soli. Una delle costanti che ho spesso ritrovato è la paura di non farcela, in alcuni casi queste persone si sono sentite letteralmente abbandonate dallo Stato. Molti di loro hanno deciso di nascondersi, scomparire per il terrore di essere scovati dalla mafia, mentre Luigi ha scelto la strada della visibilità, dell’esposizione mediatica e pubblica fatta anche di incontri con le scuole, dibattiti, partecipazione agli eventi.
Seguii Leonardi anche in occasione dello sciopero della fame che intraprese sotto il Viminale a novembre. Filmati che sono stati proiettati al “MACRO Asilo” durante i giorni di preparazione ed il pubblico ha potuto conoscere uno spaccato esistenziale di questi “angeli della legalità”