I quasi adatti

Questo lavoro fa parte della serie dal titolo “libri di storia” il cui tema trattato è la ciclicità della rovina, intesa non solo come maceria fisica ma anche come sensazione psichica, e dove vengono messi in comunicazione tre diversi sistemi quali la fotografia, il testo edito e la pittura. L’obiettivo della ricerca è l’instaurazione di un dialogo tra la sincerità della fotografia nel raccontare la “rovina”, la severità dell’inchiostro stampato e la pittura che, per il suo corpo, si fa anch’essa obiettiva diventando reale, irrompendo così nello spazio contro la sordità della superficie.
Le parti del testo non cancellate son servite da input compositivo e ora lasciano libero spazio ad eventuali associazioni da parte di chi osserva.

Olio, gouache e collage su libro