opera
in fondo lo sapeva
categoria | Video |
soggetto | Figura umana |
tags | spazio barriera Torino, fondazione CRT per l'arte contemporanea, residenze Resò, Resò Meet up , Galleria Marelia Bergamo |
minuti | 6 |
secondi | 11 |
anno | 2016 |
video doppio canale HD - 16:9, 6’11’’
dimensione proiezione 1:1 2
stampe in Fine Art da still life video - 70cm x 100cm ciascuna
Testo di riferimento_ Alberto Moravia, Storie della preistoria (ed.tascabili Bompiani, 2005, pag.134 -135)
Nella video installazione l’artista mette in scena un reading interpretato da due persone che utilizzano un linguaggio diverso da quello che impiegano correntemente per comunicare. Il brano scelto è tratto da Storie della Preistoria di Alberto Moravia, una raccolta di 21 racconti brevi che narrano le vicende di animali umanizzati che vivono in una ipotetica preistoria. Il testo è suddiviso in varie parti, alcune delle quali sono lette dall’artista nella lingua dei segni italiana (LIS), altre a voce da una persona non udente. Ognuna delle due interpreti si misura per la prima volta con la modalità espressiva dell’altra. Il reading è strutturato in modo che ognuna delle due figure resti in silenzio e ascolti l’altra nel momento della “lettura”. Essendo l’unico veicolo di trasmissione di alcune parti del testo, in questo caso la lingua dei segni non è funzionale alla traduzione per non udenti ma è destinata all’intero pubblico. Le difficoltà di espressione incontrate da entrambe le interpreti si rispecchiano nelle difficoltà di comprensione del pubblico, udente e non, data dall’assenza di riferimenti sonori o gestuali riconoscibili. L’intelligibilità del brano di partenza viene dunque sacrificata per far emergere, al di là delle differenze specifiche, l’universalità di ogni linguaggio.
https://mega.nz/folder/jht0ELBZ#ELiY913gVzXffEB-EnkVFQ
dimensione proiezione 1:1 2
stampe in Fine Art da still life video - 70cm x 100cm ciascuna
Testo di riferimento_ Alberto Moravia, Storie della preistoria (ed.tascabili Bompiani, 2005, pag.134 -135)
Nella video installazione l’artista mette in scena un reading interpretato da due persone che utilizzano un linguaggio diverso da quello che impiegano correntemente per comunicare. Il brano scelto è tratto da Storie della Preistoria di Alberto Moravia, una raccolta di 21 racconti brevi che narrano le vicende di animali umanizzati che vivono in una ipotetica preistoria. Il testo è suddiviso in varie parti, alcune delle quali sono lette dall’artista nella lingua dei segni italiana (LIS), altre a voce da una persona non udente. Ognuna delle due interpreti si misura per la prima volta con la modalità espressiva dell’altra. Il reading è strutturato in modo che ognuna delle due figure resti in silenzio e ascolti l’altra nel momento della “lettura”. Essendo l’unico veicolo di trasmissione di alcune parti del testo, in questo caso la lingua dei segni non è funzionale alla traduzione per non udenti ma è destinata all’intero pubblico. Le difficoltà di espressione incontrate da entrambe le interpreti si rispecchiano nelle difficoltà di comprensione del pubblico, udente e non, data dall’assenza di riferimenti sonori o gestuali riconoscibili. L’intelligibilità del brano di partenza viene dunque sacrificata per far emergere, al di là delle differenze specifiche, l’universalità di ogni linguaggio.
https://mega.nz/folder/jht0ELBZ#ELiY913gVzXffEB-EnkVFQ