INDACO

opera
INDACO
INDACO
categoria Installazione
soggetto Architettura
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base 12 cm
altezza 30 cm
profondità 0 cm
anno 2020
“Indaco”
Proposta di progetto per il Concorso Un’opera per il Castello VIII Edizione
Castel Sant’Elmo, Napoli
In un momento storico come questo, emozioni contrastanti pervadono i nostri
pensieri e la nostra vita. Il non sapere quanto tutto questo durerà e se e quando
riusciremo ad uscirne, ci fa vivere in un senso di inquietudine, ci disorienta. Un
episodio sconvolgente come una pandemia, può distruggere le nostre certezze
e sicurezze, generando una ferita. Ma tutto questo potrebbe insegnarci ad
osservare ciò che ci circonda sotto una nuova luce, a dare valore alle cose, a
ricostruire. Il progetto parte da queste riflessioni, la ferita non si rimargina, e
diventa feritoia, ovvero un veicolo per la visione e la conoscenza: possiamo
scegliere di dimenticare il dolore, rimarginando le nostre ferite, oppure di usare
queste, attraversate dalla luce, in costante strumento di relazione tra il dentro e
il fuori. Possiamo da questa ferita generata, guardare il mondo al di fuori di noi
oppure quello che si riflette dentro di noi, imparare che anche nelle situazioni
negative possono emergere dei significati positivi. Attraverso l'applicazione di
vetri colorati su un lato delle mura, dentro le 12 feritoie del ponticello d'ingresso
di Castel Sant’Elmo, lo spettatore assisterà alla scomposizione della luce solare
in sei dei sette colori fondamentali. Il ponticello assumerà il significato simbolico
di un prisma che può essere attraversato: da un lato scompone la luce solare dei
colori fondamentali dall’esterno verso l’interno e d’altro filtra la visione dello
spettatore dall’interno verso l’esterno. C’è tuttavia un colore mancante, l'indaco,
il cui significato è simbolo di spiritualità e rapporto con le nostre intime capacità,
è il colore che possiamo trovare in ognuno di noi, riuscendo ad osservare la realtà
con occhio critico per meglio comprenderla, ottenendo così un appagamento
interiore che il mondo esteriore ci nega. L’indaco non si vede ma è comunque
presente, è dentro di noi: rappresenta quella forma di visione che non è rivolta
verso l’esterno ma verso noi stessi.
artista
Marianna Sannino
Artista, Napoli
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ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
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