opera
Ipotesi di piano
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Natura, Architettura |
tags | |
base | 100 cm |
altezza | 100 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2020 |
"Ipotesi di piano"
- Tecnica : tecnica mista, piante di geometri e architetti, circuiti e schemi elettrici, pigmenti e acrilici applicati su legno
- Tiratura: 1/1
- In una società sempre più veloce e dinamica, tutto si muove e si trasforma. Cambia il nostro modo di vedere le cose ma soprattutto di vivere l'ambiente fuori e dentro di noi. Abbiamo bisogno di sempre più spazio che sia quello abitativo e di movimento che di quello virtuale, traducibili in gigabyte dove , come disse Andy Warhol, abbiamo i nostri 15 minuti di gloria. In un mondo dove è già tutto costruito dobbiamo comunque costruirci sopra dell'altro; indago e rappresento attraverso l'unione di planimetrie e disegni tecnici ,raccolte lungo il mio cammino, e vi sovrappongo schemi elettrici. Cascine abbandonate diventano ex novo e piattaforme fertili per l'infinita rete. Nuovi luoghi di incontro ove viviamo esperienze divenute ormai vere e proprie mappe esistenziali.
"Ipotesi di piano" tratta di diverse tematiche e dialoga tra le diverse parti di spazio, di forma e tecnica esecutiva. Un rimando al passato, un tentativo di far nascere un luogo antico, dove la pittura sembra rovinata dal tempo, ma in realtà si copre, parla e lotta con e contro le linee dei circuiti elettrici.
Tento cosi di cercare un luogo in cui possa sentirmi a casa.
- Tecnica : tecnica mista, piante di geometri e architetti, circuiti e schemi elettrici, pigmenti e acrilici applicati su legno
- Tiratura: 1/1
- In una società sempre più veloce e dinamica, tutto si muove e si trasforma. Cambia il nostro modo di vedere le cose ma soprattutto di vivere l'ambiente fuori e dentro di noi. Abbiamo bisogno di sempre più spazio che sia quello abitativo e di movimento che di quello virtuale, traducibili in gigabyte dove , come disse Andy Warhol, abbiamo i nostri 15 minuti di gloria. In un mondo dove è già tutto costruito dobbiamo comunque costruirci sopra dell'altro; indago e rappresento attraverso l'unione di planimetrie e disegni tecnici ,raccolte lungo il mio cammino, e vi sovrappongo schemi elettrici. Cascine abbandonate diventano ex novo e piattaforme fertili per l'infinita rete. Nuovi luoghi di incontro ove viviamo esperienze divenute ormai vere e proprie mappe esistenziali.
"Ipotesi di piano" tratta di diverse tematiche e dialoga tra le diverse parti di spazio, di forma e tecnica esecutiva. Un rimando al passato, un tentativo di far nascere un luogo antico, dove la pittura sembra rovinata dal tempo, ma in realtà si copre, parla e lotta con e contro le linee dei circuiti elettrici.
Tento cosi di cercare un luogo in cui possa sentirmi a casa.