opera
It’s not a cloud
categoria | Scultura |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | Non è una nuvola, scultura contemporanea, IT’S NOT A CLOUD, Samuel Di Blasi |
base | 250 cm |
altezza | 359 cm |
profondità | 450 cm |
anno | 2024 |
IT’S NOT A CLOUD 2024 / Iron, polyurethane foam and resin / cm 250 x 359 x 450 / L’ Astemia Pentita – Barolo
“It’s not a cloud” è un’opera su commissione voluta fortemente dall’imprenditrice Sandra Vezza che si ricordava di un mio precedente lavoro esposto nel 2015 presso la terrazza panoramica del Museo Nazionale della Montagna di Torino in occasione di una mia mostra personale intitolata “Lo Scalatore di Nuvole”. La scultura nasce dall’idea di portare alla luce ciò che è stato dimenticato, di dare una seconda possibilità a quei sogni che abbiamo abbandonato. Ho lavorato sulla materia come se stessi scavando dentro di me, strato dopo strato, per far emergere quella nuvola sepolta.
“It’s not a cloud” non è semplicemente una nuvola, ma la rappresentazione tangibile di un sogno che si
prepara a riaffiorare. Ogni piccolo volume della scultura è stato pensato per evocare la delicatezza e la leggerezza di una nuvola, ma al tempo stesso la forza e la purezza di un desiderio che non può essere
contenuto. Qui, dodici metri sottoterra ho spostato una mia opera. La cantina dell’Astemia Pentita, come il mio studio rappresenta l’esatta situazione nella quale sento che avrei voluto far abitare quest’opera, da un luogo di lavoro ad un altro luogo che riproduce l’intimità del primo, senza strappi o elaborate costruzioni… da una casa ad un’altra.
Sandra mi ha confidato di non avere mai avuto dubbi su quest’opera e io che potesse raggiungere un luogo da sogno.
“It’s not a cloud” è un’opera su commissione voluta fortemente dall’imprenditrice Sandra Vezza che si ricordava di un mio precedente lavoro esposto nel 2015 presso la terrazza panoramica del Museo Nazionale della Montagna di Torino in occasione di una mia mostra personale intitolata “Lo Scalatore di Nuvole”. La scultura nasce dall’idea di portare alla luce ciò che è stato dimenticato, di dare una seconda possibilità a quei sogni che abbiamo abbandonato. Ho lavorato sulla materia come se stessi scavando dentro di me, strato dopo strato, per far emergere quella nuvola sepolta.
“It’s not a cloud” non è semplicemente una nuvola, ma la rappresentazione tangibile di un sogno che si
prepara a riaffiorare. Ogni piccolo volume della scultura è stato pensato per evocare la delicatezza e la leggerezza di una nuvola, ma al tempo stesso la forza e la purezza di un desiderio che non può essere
contenuto. Qui, dodici metri sottoterra ho spostato una mia opera. La cantina dell’Astemia Pentita, come il mio studio rappresenta l’esatta situazione nella quale sento che avrei voluto far abitare quest’opera, da un luogo di lavoro ad un altro luogo che riproduce l’intimità del primo, senza strappi o elaborate costruzioni… da una casa ad un’altra.
Sandra mi ha confidato di non avere mai avuto dubbi su quest’opera e io che potesse raggiungere un luogo da sogno.