opera
Materials (Series)
categoria | Animazione |
soggetto | Astratto |
tags | materiali digitali, simulazione, astrattismo |
minuti | 3 |
secondi | 0 |
anno | 2018 |
Video NFT. Opera Unica.
Materials è una serie di opere che hanno lo scopo di indagare simulazioni di forme e materiali digitali sottoposti a varie forze e manipolati nelle loro caratteristiche interne. Il risultato di questo lavoro viene poi trasformato in un oggetto fisico come una scultura o una istallazione. Esiste una differenza fondamentale tra la modellazione di un oggetto 3d digitale e la manipolazione di una simulazione. Nel primo caso abbiamo solo a che fare con una forma che riceve passivamente ogni intervento che operiamo su di essa. Nel secondo caso invece ci troviamo ad agire con un oggetto che reagisce ai nostri stimoli, rispondendo ad una forza con un’altra uguale e contraria.
Nei secoli precedenti artisti ed artigiani avevano la possibilità di modellare la materia solo a patto di rispettare e muoversi in accordo con le sue immutabili leggi interne: ad ogni azione dell’autore sull’oggetto corrisponde una reazione dell’oggetto agli strumenti e quindi sull’autore. Non si poteva prescindere dalla durezza del marmo, dalla malleabilità della cera, dalla friabilità del gesso, dalla fibrosità del legno. Con tutti questi elementi si poteva solo collaborare con l’obiettivo di trascinarli fino al punto cercato dall’autore o al punto di rottura intrinseco degli oggetti stessi (Arcangelo Sassolino). In Materials il lavoro dell’artigiano si sdoppia invece su due fronti: la manipolazione del materiale e quella delle sue regole interne. Attraverso parametri e funzioni matematiche il comportamento di un certo oggetto (più precisamente della sua simulazione) può essere trasformato completamente in corso d’opera. Si può passare istantaneamente dalla manipolazione di un solido a quella di un fluido per poi tornare ad un solido poco dopo. Ma è possibile anche tornare indietro sui propri passi, cancellando azioni eseguite e conferendo quindi alla materia una inedita resilienza. Possiamo quindi comprimere, stirare, legare, percuotere l’oggetto senza paura di corrompere le sue qualità e quindi perdendo o rovinando il lavoro fin lì svolto.
Materials è una serie di opere che hanno lo scopo di indagare simulazioni di forme e materiali digitali sottoposti a varie forze e manipolati nelle loro caratteristiche interne. Il risultato di questo lavoro viene poi trasformato in un oggetto fisico come una scultura o una istallazione. Esiste una differenza fondamentale tra la modellazione di un oggetto 3d digitale e la manipolazione di una simulazione. Nel primo caso abbiamo solo a che fare con una forma che riceve passivamente ogni intervento che operiamo su di essa. Nel secondo caso invece ci troviamo ad agire con un oggetto che reagisce ai nostri stimoli, rispondendo ad una forza con un’altra uguale e contraria.
Nei secoli precedenti artisti ed artigiani avevano la possibilità di modellare la materia solo a patto di rispettare e muoversi in accordo con le sue immutabili leggi interne: ad ogni azione dell’autore sull’oggetto corrisponde una reazione dell’oggetto agli strumenti e quindi sull’autore. Non si poteva prescindere dalla durezza del marmo, dalla malleabilità della cera, dalla friabilità del gesso, dalla fibrosità del legno. Con tutti questi elementi si poteva solo collaborare con l’obiettivo di trascinarli fino al punto cercato dall’autore o al punto di rottura intrinseco degli oggetti stessi (Arcangelo Sassolino). In Materials il lavoro dell’artigiano si sdoppia invece su due fronti: la manipolazione del materiale e quella delle sue regole interne. Attraverso parametri e funzioni matematiche il comportamento di un certo oggetto (più precisamente della sua simulazione) può essere trasformato completamente in corso d’opera. Si può passare istantaneamente dalla manipolazione di un solido a quella di un fluido per poi tornare ad un solido poco dopo. Ma è possibile anche tornare indietro sui propri passi, cancellando azioni eseguite e conferendo quindi alla materia una inedita resilienza. Possiamo quindi comprimere, stirare, legare, percuotere l’oggetto senza paura di corrompere le sue qualità e quindi perdendo o rovinando il lavoro fin lì svolto.