opera
JC – Jesus Christ
categoria | Pittura |
soggetto | Figura umana, Nudo, Politico/Sociale |
tags | Jesus Christ, ribellione, delusione, umanità, religione, società |
base | 30 cm |
altezza | 40 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2025 |
Acrilico su carta.
JC, ovvero “Jesus Christ” della serie The Genitals, è intriso di provocazione e ribellione.
Non è solo il salvatore tradito dall’umanità, ma anche un uomo che richiama il concetto di maternità come principio superiore, una sorta di “nuova teologia” dove la vera divinità non è il Padre, ma la Madre. Il tatuaggio “MUM” incide sulla carne un attaccamento viscerale, quasi primitivo, al concetto materno. Ma quale madre?
Le frasi sopra la sua testa “My mother is always right” e “Respect Nature” potrebbero dare una risposta. Cristo qui non sta solo parlando di Maria, ma di una Madre più universale: la Natura, il pianeta stesso, la fonte della vita che gli uomini continuano a distruggere nonostante il “suo sacrificio”. Da qui il tono violento, quasi disperato: "I died for you and you suck, motherfuckers".
Questo non è più il Cristo compassionevole della tradizione, ma un Cristo arrabbiato, che guarda l’umanità e la trova deludente, ingrata, incapace di rispettare ciò che davvero conta. Un Cristo che non predica il perdono, ma sbatte la verità in faccia a chi lo osserva.
L'aureola, diventa un mix tra un'icona sacra e una corona da Burger King, portando avanti il tema della sacralità svenduta e della religione come spettacolo pop. Le ali sulla testa sembrano quasi un residuo dell’”altezza divina” trasformata in una caricatura post-moderna. Il simbolo della croce al collo, e delle iniziali JC che sembrano dare forma ad un’ancora, suggeriscono uno spostamento dell’appartenenza: dalla fede cristiana, Cristo si avvicina al concetto di “se stesso” come vera ancora di salvezza.
JC, ovvero “Jesus Christ” della serie The Genitals, è intriso di provocazione e ribellione.
Non è solo il salvatore tradito dall’umanità, ma anche un uomo che richiama il concetto di maternità come principio superiore, una sorta di “nuova teologia” dove la vera divinità non è il Padre, ma la Madre. Il tatuaggio “MUM” incide sulla carne un attaccamento viscerale, quasi primitivo, al concetto materno. Ma quale madre?
Le frasi sopra la sua testa “My mother is always right” e “Respect Nature” potrebbero dare una risposta. Cristo qui non sta solo parlando di Maria, ma di una Madre più universale: la Natura, il pianeta stesso, la fonte della vita che gli uomini continuano a distruggere nonostante il “suo sacrificio”. Da qui il tono violento, quasi disperato: "I died for you and you suck, motherfuckers".
Questo non è più il Cristo compassionevole della tradizione, ma un Cristo arrabbiato, che guarda l’umanità e la trova deludente, ingrata, incapace di rispettare ciò che davvero conta. Un Cristo che non predica il perdono, ma sbatte la verità in faccia a chi lo osserva.
L'aureola, diventa un mix tra un'icona sacra e una corona da Burger King, portando avanti il tema della sacralità svenduta e della religione come spettacolo pop. Le ali sulla testa sembrano quasi un residuo dell’”altezza divina” trasformata in una caricatura post-moderna. Il simbolo della croce al collo, e delle iniziali JC che sembrano dare forma ad un’ancora, suggeriscono uno spostamento dell’appartenenza: dalla fede cristiana, Cristo si avvicina al concetto di “se stesso” come vera ancora di salvezza.