opera
La barba di Dio
categoria | Installazione |
soggetto | Architettura, Astratto, Natura, Paesaggio |
tags | vegetale, barbadiDio, ecologia, rizoma, ramificazioni |
base | 500 cm |
altezza | 300 cm |
profondità | 600 cm |
anno | 2021 |
L’installazione, esito della prassi ecologica ecosofica di Iside Calcagnile, si pone al di là del dualismo uomo-ambiente. Configurando un articolato sistema di relazioni tra differenti campi semantici, viene indagata la pluralità di un corpo tramite alcune declinazioni del segno.
Data l'impossibilità descrittiva della forza creatrice, la barba viene qui intesa come dettaglio attraverso il quale diviene possibile solamente circumnavigare il volto di Dio (senza mai approdarvi). Affinché l’esistenza divina possa essere dimostrata, si ricorre a una descrizione basata sugli attributi che la riguardano.
L’installazione si sviluppa su tutte le pareti dello spazio; un unico sguardo non può coglierla interamente.
Di ogni ramificazione sono conservate le parti laterali: il fusto di raccordo di ogni ramificazione è assente.
La tensione verso la rappresentazione divina è qui proposta tramite il tentativo di riscrivere una dinamica vegetale.
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Data l'impossibilità descrittiva della forza creatrice, la barba viene qui intesa come dettaglio attraverso il quale diviene possibile solamente circumnavigare il volto di Dio (senza mai approdarvi). Affinché l’esistenza divina possa essere dimostrata, si ricorre a una descrizione basata sugli attributi che la riguardano.
L’installazione si sviluppa su tutte le pareti dello spazio; un unico sguardo non può coglierla interamente.
Di ogni ramificazione sono conservate le parti laterali: il fusto di raccordo di ogni ramificazione è assente.
La tensione verso la rappresentazione divina è qui proposta tramite il tentativo di riscrivere una dinamica vegetale.