opera
LILITH_CATARSI
categoria | Video |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | Catarsi, Metafora, Vita, Sociale, Liberazione, Astrazione, Filosofia, Uomo, Essere umano, Donna |
minuti | 3 |
secondi | 1 |
anno | 2008 |
Video
Questa è la storia di Lilith, la narrazione della donna, della sua malinconia e della sua
evoluzione verso la catarsi.
La sottomissione ci pone nella condizione di dover scegliere se fuggire, per salvare la nostra
integrità o restare, ma passivamente, deformandoci. Questa condizione di passività porta
inevitabilmente alla perdita del senso di esistere, cioè allo smarrimento di sé. Così la
spontaneità, che è la forza trainante dell'energia creativa, il vento, ma anche il soffio
dell'intuizione, attraverso l'infinita gamma dei mascheramenti, muore e con essa muore la
vita.
Lilith è l'affermazione del proprio essere se stessi, è quell'energia latente presente in ognuno
di noi. Le nostre sfumature cromatiche, ovvero la sintesi delle nostre personali interpretazioni
del reale, possono divenire consapevolezza qualora ci si permetta di "sentire" e quindi ci si
permetta di "vivere".
Nel momento in cui Lilith decide di non fuggire per poter essere se stessa (come accade
invece nel mito originario, nel quale Lilith abbandona l'uomo che vorrebbe sottometterla,
considerandola inferiore a sé), può finalmente vivere la sua trasmutazione, la sua catarsi,
proprio scegliendo consapevolmente di non più subire passivamente. Questa non facile
scelta è possibile infatti solo ponendosi al di fuori della propria personale inquadratura
del "film".
Questa trasmutazione dà valore e forza ad ogni nostra scelta, ad ogni nostro gesto e il suo
essere lieve è il tramite attraverso il quale vivere la consapevolezza, fare esperienza della
creatività come medium di scambio energetico.
La creatività diviene quindi vitale fluido conduttore e non più "contenitore simbolico" asservito
ad un qualsivoglia potere che si avvale della sottomissione ottenuta tramite la forza. La
trasformazione passa dal mascheramento della realtà (attraverso la finzione del potere che
utilizza lo spazio simbolico per opprimere ed annientare l'intuizione), alla fluidità della creatività
universale e perenne.
Solo un sincero atteggiamento di consapevolezza può condurre alla Catarsi e alla rivelazione
del vero modo di divenire "essenze creative" che non si servono della sopraffazione per
vivere ed esprimersi.
Un inno alla creatività come stile di vita, alla libertà di espressione e di pensiero, nel pieno
rispetto delle reciproche differenze.
©mirellasannazzaro
Questa è la storia di Lilith, la narrazione della donna, della sua malinconia e della sua
evoluzione verso la catarsi.
La sottomissione ci pone nella condizione di dover scegliere se fuggire, per salvare la nostra
integrità o restare, ma passivamente, deformandoci. Questa condizione di passività porta
inevitabilmente alla perdita del senso di esistere, cioè allo smarrimento di sé. Così la
spontaneità, che è la forza trainante dell'energia creativa, il vento, ma anche il soffio
dell'intuizione, attraverso l'infinita gamma dei mascheramenti, muore e con essa muore la
vita.
Lilith è l'affermazione del proprio essere se stessi, è quell'energia latente presente in ognuno
di noi. Le nostre sfumature cromatiche, ovvero la sintesi delle nostre personali interpretazioni
del reale, possono divenire consapevolezza qualora ci si permetta di "sentire" e quindi ci si
permetta di "vivere".
Nel momento in cui Lilith decide di non fuggire per poter essere se stessa (come accade
invece nel mito originario, nel quale Lilith abbandona l'uomo che vorrebbe sottometterla,
considerandola inferiore a sé), può finalmente vivere la sua trasmutazione, la sua catarsi,
proprio scegliendo consapevolmente di non più subire passivamente. Questa non facile
scelta è possibile infatti solo ponendosi al di fuori della propria personale inquadratura
del "film".
Questa trasmutazione dà valore e forza ad ogni nostra scelta, ad ogni nostro gesto e il suo
essere lieve è il tramite attraverso il quale vivere la consapevolezza, fare esperienza della
creatività come medium di scambio energetico.
La creatività diviene quindi vitale fluido conduttore e non più "contenitore simbolico" asservito
ad un qualsivoglia potere che si avvale della sottomissione ottenuta tramite la forza. La
trasformazione passa dal mascheramento della realtà (attraverso la finzione del potere che
utilizza lo spazio simbolico per opprimere ed annientare l'intuizione), alla fluidità della creatività
universale e perenne.
Solo un sincero atteggiamento di consapevolezza può condurre alla Catarsi e alla rivelazione
del vero modo di divenire "essenze creative" che non si servono della sopraffazione per
vivere ed esprimersi.
Un inno alla creatività come stile di vita, alla libertà di espressione e di pensiero, nel pieno
rispetto delle reciproche differenze.
©mirellasannazzaro