opera
Luoghi di crisi
| categoria | Fotografia |
| soggetto | Politico/Sociale, Nudo |
| tags | condizione della donna, violenza di genere, invisibilità, devastazione, bianco e nero, fotografia analogica, Paolo di Giosia, indifferenza, solitudine, alterità, resilienza, follia, Shoah, violenza, sofferenza |
| base | 0 cm |
| altezza | 0 cm |
| profondità | 0 cm |
| anno | 2010 |
La mia ricerca fotografica nasce dal bisogno di interrogare la crisi dell’uomo, soprattutto dell’uomo contemporaneo, e di attraversarne le fragilità più profonde. Memoria, ricordo, racconto ed emozione sono gli elementi che guidano questo mio lavoro, in un’indagine che tocca la solitudine, l’indifferenza, la condizione della donna, la follia, l’eredità degli ex-manicomi, la Shoah, il terremoto, la guerra… Negli ultimi anni questi temi prendono forma attraverso il corpo, spesso nudo, inteso come elemento vulnerabile, posto in luoghi abbandonati, carichi di storia e allo stesso tempo di assenza. Le immagini diventano così narrazioni visive, fatte di dettagli e poesia, che confluiscono nei miei Luoghi di crisi, un progetto di ampio respiro dove “il nudo non è esercizio formale né citazione accademica, ma presenza reale, esposta e fragile. La vulnerabilità del corpo, privo di difese e immerso in ambienti decadenti, diventa forma di resistenza e di verità. In questo confronto diretto tra fisicità e rovina, la libertà si manifesta nella possibilità di abitare l’abbandono, di esporsi senza mediazioni e di trasformare la fragilità in un gesto consapevole e radicalmente contemporaneo.” (P. Coen)
Fotografia analogica su pellicola invertibile in b/n
Le stampe su carta baritata sono prodotte in edizione di 3.
Fotografia analogica su pellicola invertibile in b/n
Le stampe su carta baritata sono prodotte in edizione di 3.











