opera
On the Origin of the Species, 2020
| categoria | Altro |
| soggetto | Figura umana |
| tags | #cohabitation#nonhumans#insidehumans#lockdown |
| base | 16 cm |
| altezza | 21 cm |
| profondità | 3 cm |
| anno | 2020 |
‘On the Origin of the Species, 2020’ (‘ Sull’Origine della Specie, 2020’), nasce durante il primo lockdown, a seguito della pandemia scaturata dal virus SARS-CoV-2.
I protagonisti dell’opera sono batuffoli di tessuto che si trovano negli ombelichi umani, prettamente in ombelichi di persone di sesso maschile. L’interesse verso questi batuffoli si contestualizza nella constatazione che ogni essere umano e’ visceralmente legato e interdipendente da cio’ che non e’ umano; basti pensare ad ossigeno, acqua, cibo, e batteri, senza i quali non sopravviveremmo. ‘On the Origin of the Species, 2020’ evidenzia quanto sia ridicola la presunzione degli esseri umani di sentirsi superiori a cio’ che non e’ umano, quando il nostro stesso corpo presenta e sviluppa batteri (esseri non umani nel nostro corpo umano) necessari alla nostra sopravivivenza. L’ombelico, che corrisponde al punto di inserzione del cordone ombelicale, che, durante lo sviluppo intrauterino, collega il feto al corpo materno, garantendogli il rifornimento di sangue ossigenato e principi nutritivi, e’ il punto in cui questi batuffoli si generano e in cui i batteri proliferano. Questo aspetto rende la componete umoristica di ‘On the Origin of the Species, 2020’ ancora piu’ delineata, in quanto e’ proprio la traccia indelebile impressa sul nostro corpo umano, rappresentata dall’ombelico, che ci ricorda di quanta presenza non umana sia presente dentro di noi, e, di conseguenza quanto sia ridicola la violenza e l’egoismo che il genere umano imprime constantemente al pianeta e a tutto cio’ che non e’ umano, con conseguenze di ingiustizia e violenza sugli umani stessi.
In ‘On the Origin of the Species’ i batuffoli trovati in un ombelico umano vengono incorniciati come dimostrazione tangibile della con-presenza umana e non umana in qualcosa che noi stessi produciamo spontaneamente. Studi scientifici hanno infatti provato che, nonostante l'impressionante diversità, la stragrande maggioranza dei batteri presenti nei batuffoli di tessuto degli ombelichi umani proviene da poche specie. Sugli studi fatti, sebbene non esistesse una specie comune a ogni individuo, otto specie erano presenti in almeno il 70% dei batuffoli dei partecipanti. Insieme, quelle otto specie rappresentavano quasi la metà di tutti i batteri trovati. Il titolo, ‘On the Origin of the Species’ (‘ Sull’Origine dellA Specie’), e’ un chiaro richiamo al famosissimo saggio di Charles Darwin, ‘On the Origin of the Species’ (‘Sull’Origine delle Specie’) pubblicato nel 1859, e considerato il fondamento della biologia evolutiva. ‘On the Origin of the Species, 2020’ si riferisce pero’ ad una sola specie, quella umana, ed e’ un modo irriverente per elogiare si, l’importanza del saggio di Charles Darwin, ma anche per denunciare l’epoca dell’Antropocentrismo e la piccolezza umana odierna, che si crede il centro di tutto.
Materiali: Batuffoli dell'ombelico (fibre di cotone, batteri- probabilmente gli stessi 8 tipi di batteri in ogni batuffolo- peli del torace, sudore, polvere domestica, cellule morte di pelle), cornice di legno, vetro, cartone.
I protagonisti dell’opera sono batuffoli di tessuto che si trovano negli ombelichi umani, prettamente in ombelichi di persone di sesso maschile. L’interesse verso questi batuffoli si contestualizza nella constatazione che ogni essere umano e’ visceralmente legato e interdipendente da cio’ che non e’ umano; basti pensare ad ossigeno, acqua, cibo, e batteri, senza i quali non sopravviveremmo. ‘On the Origin of the Species, 2020’ evidenzia quanto sia ridicola la presunzione degli esseri umani di sentirsi superiori a cio’ che non e’ umano, quando il nostro stesso corpo presenta e sviluppa batteri (esseri non umani nel nostro corpo umano) necessari alla nostra sopravivivenza. L’ombelico, che corrisponde al punto di inserzione del cordone ombelicale, che, durante lo sviluppo intrauterino, collega il feto al corpo materno, garantendogli il rifornimento di sangue ossigenato e principi nutritivi, e’ il punto in cui questi batuffoli si generano e in cui i batteri proliferano. Questo aspetto rende la componete umoristica di ‘On the Origin of the Species, 2020’ ancora piu’ delineata, in quanto e’ proprio la traccia indelebile impressa sul nostro corpo umano, rappresentata dall’ombelico, che ci ricorda di quanta presenza non umana sia presente dentro di noi, e, di conseguenza quanto sia ridicola la violenza e l’egoismo che il genere umano imprime constantemente al pianeta e a tutto cio’ che non e’ umano, con conseguenze di ingiustizia e violenza sugli umani stessi.
In ‘On the Origin of the Species’ i batuffoli trovati in un ombelico umano vengono incorniciati come dimostrazione tangibile della con-presenza umana e non umana in qualcosa che noi stessi produciamo spontaneamente. Studi scientifici hanno infatti provato che, nonostante l'impressionante diversità, la stragrande maggioranza dei batteri presenti nei batuffoli di tessuto degli ombelichi umani proviene da poche specie. Sugli studi fatti, sebbene non esistesse una specie comune a ogni individuo, otto specie erano presenti in almeno il 70% dei batuffoli dei partecipanti. Insieme, quelle otto specie rappresentavano quasi la metà di tutti i batteri trovati. Il titolo, ‘On the Origin of the Species’ (‘ Sull’Origine dellA Specie’), e’ un chiaro richiamo al famosissimo saggio di Charles Darwin, ‘On the Origin of the Species’ (‘Sull’Origine delle Specie’) pubblicato nel 1859, e considerato il fondamento della biologia evolutiva. ‘On the Origin of the Species, 2020’ si riferisce pero’ ad una sola specie, quella umana, ed e’ un modo irriverente per elogiare si, l’importanza del saggio di Charles Darwin, ma anche per denunciare l’epoca dell’Antropocentrismo e la piccolezza umana odierna, che si crede il centro di tutto.
Materiali: Batuffoli dell'ombelico (fibre di cotone, batteri- probabilmente gli stessi 8 tipi di batteri in ogni batuffolo- peli del torace, sudore, polvere domestica, cellule morte di pelle), cornice di legno, vetro, cartone.
