opera
Photo-graphie 493/2000
categoria | Fotografia |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 40 cm |
altezza | 30 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2005 |
Photo-graphie 493/2000
Digital photos, analog photos and overlaps of historical register
Foto digitali, foto analogiche e sovrapposizioni di albo storico
Photo-graphie 493/2000
Alle immagini fotografiche sono sovrapposti dei brani tratti dall’“Album della Vittoria”, testo di Angelo Tanzella che, nel 1920, pubblicò questo libro con lo scopo di riunire il pensiero di grandi personaggi sull’unità d’Italia. I vari autori esprimono il loro pensiero in brani scritti con stile calligrafico.
La percezione immediata dell’immagine porta lo spettatore alla decodificazione del testo che spesso non è leggibile, difatti non è permesso di conoscere l’argomento del brano citato. Le citazioni estraniate dal loro contesto e trasportate in un altro perdono il loro significato originario. Si supera così l’illusione di poter leggere e comprendere i brani, ma si osserva con più attenzione l’opera e si scopre ciò che sta dietro all’immediato visibile. L’occhio dello spettatore è così chiamato a lasciarsi sedurre. In un istante tutto diventa invisibile, privo di senso…ma proprio in quell’istante lo acquista…acquista il tuo senso. Lo sguardo cammina fra le parole scritte, come linee che portano a passeggio l’occhio (P. Klee), come onde fluide che riportano a galla il passato, la storia ricomincia a fluire nel presente e si sposa e si scontra con la storia personale dei soggetti. Padre della direzione di queste linee-testo è il pensiero, non più quello dell’autore del brano, ma quello della persona ritratta.
Roberta Gianni
Digital photos, analog photos and overlaps of historical register
Foto digitali, foto analogiche e sovrapposizioni di albo storico
Photo-graphie 493/2000
Alle immagini fotografiche sono sovrapposti dei brani tratti dall’“Album della Vittoria”, testo di Angelo Tanzella che, nel 1920, pubblicò questo libro con lo scopo di riunire il pensiero di grandi personaggi sull’unità d’Italia. I vari autori esprimono il loro pensiero in brani scritti con stile calligrafico.
La percezione immediata dell’immagine porta lo spettatore alla decodificazione del testo che spesso non è leggibile, difatti non è permesso di conoscere l’argomento del brano citato. Le citazioni estraniate dal loro contesto e trasportate in un altro perdono il loro significato originario. Si supera così l’illusione di poter leggere e comprendere i brani, ma si osserva con più attenzione l’opera e si scopre ciò che sta dietro all’immediato visibile. L’occhio dello spettatore è così chiamato a lasciarsi sedurre. In un istante tutto diventa invisibile, privo di senso…ma proprio in quell’istante lo acquista…acquista il tuo senso. Lo sguardo cammina fra le parole scritte, come linee che portano a passeggio l’occhio (P. Klee), come onde fluide che riportano a galla il passato, la storia ricomincia a fluire nel presente e si sposa e si scontra con la storia personale dei soggetti. Padre della direzione di queste linee-testo è il pensiero, non più quello dell’autore del brano, ma quello della persona ritratta.
Roberta Gianni