opera
Quizás
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 150 cm |
altezza | 10 cm |
profondità | 350 cm |
anno | 2019 |
Paraffina.
L'installazione si compone di oltre mille forme concave realizzate in paraffina: nasce da una precedente opera presentata dall'artista a Matera nel 2017 e dall'esigenza di sviluppare ulteriormente il concetto e la natura stessa di queste forme, moltiplicandole in una produzione massiva.
Il lento processo di lavorazione, un atto che è stato assorbito dal suo corpo come meccanico, quasi rituale con il decorrere del tempo e le ha permesso di indagare approfonditamente il tema del ricordo e della casa, realtà che lei associa all’intimità personale. Ha creato così una serie di contenitori di misure diverse, di nuove forme, il cui vuoto ha riempito con i ricordi associati alla propria infanzia, ad alcune vicende famigliari, a quei segreti gelosamente custoditi tra le mura domestiche che si scoprono solo dopo anni, magari (forse, chi lo sa, quizás, appunto) per sbaglio.
Ha unito questo materiale intangibile e personale alla paraffina, creando un cumulo che prende vita nello spazio; lo ricopre, lo invade e pervade in necessaria relazione con esso, tra ciò che permane e pesa e ciò che non esiste più o che (forse) non è mai esistito. Esso è leggero: al limite tra famigliare e sconosciuto.
L'installazione si compone di oltre mille forme concave realizzate in paraffina: nasce da una precedente opera presentata dall'artista a Matera nel 2017 e dall'esigenza di sviluppare ulteriormente il concetto e la natura stessa di queste forme, moltiplicandole in una produzione massiva.
Il lento processo di lavorazione, un atto che è stato assorbito dal suo corpo come meccanico, quasi rituale con il decorrere del tempo e le ha permesso di indagare approfonditamente il tema del ricordo e della casa, realtà che lei associa all’intimità personale. Ha creato così una serie di contenitori di misure diverse, di nuove forme, il cui vuoto ha riempito con i ricordi associati alla propria infanzia, ad alcune vicende famigliari, a quei segreti gelosamente custoditi tra le mura domestiche che si scoprono solo dopo anni, magari (forse, chi lo sa, quizás, appunto) per sbaglio.
Ha unito questo materiale intangibile e personale alla paraffina, creando un cumulo che prende vita nello spazio; lo ricopre, lo invade e pervade in necessaria relazione con esso, tra ciò che permane e pesa e ciò che non esiste più o che (forse) non è mai esistito. Esso è leggero: al limite tra famigliare e sconosciuto.