Rise into decline

"Rise into decline" potrebbe essere definita come un'opera che si concentra su quel tipo di arte in cui l'autore innesca il processo e per poi lasciare l'opera fluire autonomamente. È un tentativo di rendere visibile il processo entropico, l'irreversibilità di ogni esperienza che viviamo e quindi la rottura senza fine di equilibri solo apparentemente solidi. Quando il tempo batterà Stonehenge o il Colosseo? Quando un cancro batterà un corpo? Quali variabili entrano in gioco? Se il muro si rompe l'artista è sollevata perché può abbracciare l'errore e la sua unicità o irrequieta perché ha dovuto arrendersi all'idea che l'eternità perfetta può battere il tempo andando contro la sua idea? Il progetto è iniziato come un lavoro concettuale che non era soddisfacente per Costa e generava frustrazione, ma quando ha azionato il motore e ha osservato il processo del lavoro, ha iniziato a sentirsi angosciata. Più osservava il muro tremare sulla struttura da lei creata, più sentiva un'irrequietezza ipnotica. Ha capito di essere ostaggio del tempo e ha deciso di filmare il processo di monitoraggio del muro durante il processo per rendere visibile il modo in cui si sentiva. Una volta che il muro si è crepato, l'artista ha tentato, in un gesto infantile, di bloccare il processo che lei stessa ha innescato posizionando il muro dentro a una cornice di ferro che lo tiene fermo e saldo.

mattoni forati, cemento, motore, legno