opera
Dante, commedia
categoria | Pittura |
soggetto | Viaggi, Figura umana, Astratto |
tags | tela, acrilico, transfer, collage, inferno, purgatorio, p, battiato, dante, pittura, rosso, blu, diavolo |
base | 100 cm |
altezza | 120 cm |
profondità | 5 cm |
anno | 2021 |
acrilico, carboncino, acquerello e transfer su tela - copia unica
Il dipinto celebra il centenario dantesco attraverso la trasposizione visiva di due terzine:
"Io non mori’ e non rimasi vivo; pensa oggimai per te, s’hai fior di ingegno, qual io divenni, d’uno e d’altro privo.", Canto XXXIV Inferno, 25-27
"Rispuose: «Quando i P che son rimasi ancor nel volto tuo presso che stinti, saranno, com' è l'un, del tutto rasi", Canto XII Purgatorio, 121-123.
Se la seconda si manifesta in modo esplicito, è la prima a suggerire le figure: "Io non morì e non rimasi vivo" rimanda all'icona, a qualcosa che non tramonta, all'eterna ciclicità dell'essere. Icona pop moderna, la cui morte corporea avviene nel maggio del 2021, è Franco Battiato: ho voluto, per affinità, accostare a Dante la sua immortalità artistica.
Il dipinto celebra il centenario dantesco attraverso la trasposizione visiva di due terzine:
"Io non mori’ e non rimasi vivo; pensa oggimai per te, s’hai fior di ingegno, qual io divenni, d’uno e d’altro privo.", Canto XXXIV Inferno, 25-27
"Rispuose: «Quando i P che son rimasi ancor nel volto tuo presso che stinti, saranno, com' è l'un, del tutto rasi", Canto XII Purgatorio, 121-123.
Se la seconda si manifesta in modo esplicito, è la prima a suggerire le figure: "Io non morì e non rimasi vivo" rimanda all'icona, a qualcosa che non tramonta, all'eterna ciclicità dell'essere. Icona pop moderna, la cui morte corporea avviene nel maggio del 2021, è Franco Battiato: ho voluto, per affinità, accostare a Dante la sua immortalità artistica.