opera
Self Space
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | thessalonikiproject, selfspace , wildartproject, refugeeart |
base | 200 cm |
altezza | 300 cm |
profondità | 200 cm |
anno | 2019 |
Ricamo, pittura e stampe auto prodotte su tela.
"Self Space" nasce all'interno del progetto "Capillari del Sud" sviluppatosi durante l'iniziativa "Thessaloniki Project" che raccoglie workshop della durata di tre mesi scritti e pensati per le donne ospiti all'interno del campo profughi di Diavata in Grecia. Gli incontri hanno dato vita a tre opere distinte che, con metodologie e tecniche differenti, trattano temi centrali quali: la riconquista di uno spazio intimo perduto, la cura di sé e la capacità di tornare a desiderare. "Self Space", "Pass, Present, Future" e "Shared Village" testimoniano l'individualità di ogni partecipante ai laboratori, uscendo da una raffigurazione stereotipata legata alla figura del profugo.
Il grande baldacchino riporta, tramite pittura e ricamo, pensieri scritti, strade e luoghi proprie del paese di origine delle partecipanti ponendo l’attenzione anche a ciò che che ognuna desidera trovare nel futuro. I vari lembi di stoffa, precedentemente strappati e poi ricuciti insieme, danno vita all’opera “Self, Space” grande tenda all'interno della quale è possibile entrare e soffermarsi, simbolo di un luogo sicuro momentaneamente ritrovato.
"Thessaloniki Project" è la prima iniziativa attuata dal collettivo artistico "Wild Art Project", formatosi nel 2019 da Samantha Vichi, Olga Sperduti e Margherita Menghini.
"Self Space" nasce all'interno del progetto "Capillari del Sud" sviluppatosi durante l'iniziativa "Thessaloniki Project" che raccoglie workshop della durata di tre mesi scritti e pensati per le donne ospiti all'interno del campo profughi di Diavata in Grecia. Gli incontri hanno dato vita a tre opere distinte che, con metodologie e tecniche differenti, trattano temi centrali quali: la riconquista di uno spazio intimo perduto, la cura di sé e la capacità di tornare a desiderare. "Self Space", "Pass, Present, Future" e "Shared Village" testimoniano l'individualità di ogni partecipante ai laboratori, uscendo da una raffigurazione stereotipata legata alla figura del profugo.
Il grande baldacchino riporta, tramite pittura e ricamo, pensieri scritti, strade e luoghi proprie del paese di origine delle partecipanti ponendo l’attenzione anche a ciò che che ognuna desidera trovare nel futuro. I vari lembi di stoffa, precedentemente strappati e poi ricuciti insieme, danno vita all’opera “Self, Space” grande tenda all'interno della quale è possibile entrare e soffermarsi, simbolo di un luogo sicuro momentaneamente ritrovato.
"Thessaloniki Project" è la prima iniziativa attuata dal collettivo artistico "Wild Art Project", formatosi nel 2019 da Samantha Vichi, Olga Sperduti e Margherita Menghini.